Corso di shiatsu
Cultura e Sviluppo, in collaborazione con la Scuola Professionale di Shiatsu SINESTESI, ti dà la possibilità di provarlo gratuitamente con istruttori qualificati, che ti introdurranno alla teoria e alla pratica dello Shiatsu.
PRESENTAZIONE DEL CORSO:
Mercoledì 18 gennaio 2023 – ore 20.30
presso Cultura e Sviluppo Piazza Fabrizio De André 76, Alessandria.
6 incontri di due ore ciascuno, ogni mercoledì dalle 20,30 alle 22,30 a partire da fine gennaio 2023
Sede: Associazione Cultura e Sviluppo – piazza Fabrizio De André 76, Alessandria
Quota di partecipazione: 70 euro a persona
Il corso verrà attivato al raggiungimento di un numero minimo di partecipanti
Per informazioni e prenotazioni:
Telefono: 0131 222474
Mail: info@culturaesviluppo.it
sala virtuale
Piattaforma online realizzata sia per semplificare l’accesso a sessioni e materiali formativi d’archivio, sia per ospitare contenuti realizzati altrove, crearne di nuovi e distribuirli in tempo reale.
video, audio e contenuti testuali
webinar o conferenze online
archiviazione ordinata e consultabile
formazione in partnership
Iniziative di formazione realizzate nell’ambito delle attività di progettazione e delle partnership con diversi enti territoriali.
Quaderno 3 – Verso una formazione più ampia – E. Salvarezza, A. Parodi – 2001
Il successo del Progetto Giovani e il fatto che alcuni ragazzi, terminato il secondo anno di corso, abbiano autonomamente deciso di continuare a incontrarsi per approfondire alcuni temi di carattere socio-culturale, ha rafforzato la convinzione di proporre anche altre attività che valorizzassero gli aspetti della relazionalità e del dialogo, fattori questi sicuramente importanti per il buon esito dell’intera esperienza.
Quaderno 3 – Possibili sviluppi del Progetto Giovani – M. Abelli, A. Cavigliasso – 2001
Il Progetto Giovani è caratterizzato da una struttura piuttosto flessibile, che consente, di anno in anno, di adattare il programma alle esigenze segnalate sia dai corsisti sia dai tutor.
Questo è possibile grazie a due strumenti fondamentali: da un lato, il monitoraggio continuo dei tutor durante ogni quadrimestre e il ricorso alla coprogettazione insieme a questi ultimi, di parte del corso stesso; dall’altro, la valutazione dei questionari che vengono compilati dai corsisti alla fine di ogni anno, tramite i quali si chiede loro di esprimere un giudizio sull’esperienza vissuta nei mesi precedenti e di evidenziarne elementi positivi e criticità, proponendo eventuali migliorie da apportare in futuro.
Quaderno 3 – Lavori di gruppo – M. Abelli, G. Barberis, A. Spigariol – 2001
I lavori che seguono sono frutto di elaborazioni di gruppo presentate e discusse in plenaria a conclusione di ogni quadrimestre in cui si è articolato, nelle sue diverse edizioni, il Progetto Giovani. I contributi prescelti sono stati suddivisi in quattro sezioni, corrispondenti ai diversi ambiti tematici del corso: la prima sezione è dedicata alle dinamiche politiche contemporanee, la seconda all’evoluzione del mondo del lavoro, la terza alla metodologia e alla psicologia del lavoro, la quarta alle indagini sul campo.
Quaderno 3 – Considerazioni metodologiche – G. Guala – 2001
Il profilo metodologico del Progetto Giovani non è ancora stato univocamente definito; da ciò consegue, da un lato una certa difficoltà nel formularne una valutazione complessiva, dall’altro la possibilità di una continua ridefinizione migliorativa. Bisogna peraltro considerare che questa parziale indefinitezza deriva dal modo in cui il Progetto è nato ed è andato poi modificandosi nel corso della sua evoluzione. Relativamente all’aspetto metodologico, tuttavia, sono identificabili alcuni elementi caratterizzanti, che cercheremo di mettere in luce in questo capitolo.
Quaderno 3 – Nascita e sviluppo del Progetto Giovani – G. Astori – 2001
Le brevi note che seguono sono finalizzate a precisare, attraverso un approccio di tipo storico, la ricchezza e, nello stesso tempo, l’originalità del Progetto Giovani: un itinerario formativo rivolto alle giovani generazioni alessandrine che, nel corso di un quinquennio, è divenuto un elemento importante nel panorama locale delle offerte formative di «profilo alto» e un fattore significativo di visibilità dell’Associazione Cultura & Sviluppo.
Quaderno 4 – Questionario e frequenze di risposta A. Ferranti, G. Rinaldi – 2003
Questionario completo e frequenze di risposta.
Quaderno 4 – Sintesi conclusiva – G. Rinaldi – 2003
Pare opportuno, affrontando la sintesi conclusiva del lavoro, evidenziare come i dati emersi e le considerazioni finali, che ogni rapporto di ricerca si trova ad affrontare e che saranno ora sinteticamente riassunti, non siano da considerare elementi definitivi; l’obiettivo della ricerca era e rimane quello di costituire un punto di partenza per ulteriori approfondimenti e per cercare legami o conferme in futuri lavori analoghi, effettuati dall’Associazione stessa o da altri enti, secondo forme di collaborazione partecipativa che hanno sempre caratterizzato l’attività svolta dal nostro gruppo.
Quaderno 4 – Le priorità degli alessandrini – G. Rinaldi – 2003
Nel questionario è stata rivolta agli intervistati una domanda con la quale si cercava di far loro precisare quali fossero le priorità che avrebbero dovuto essere affrontate dalla futura amministrazione della città. La domanda era così formulata: «Quali sono le tre cose più importanti da fare che Lei suggerirebbe agli amministratori della città?».
Quaderno 4 – Lo sviluppo economico – G. Malacarne, C. Panizza – 2003
Nell’immaginario collettivo dei suoi abitanti, Alessandria è da tempo, indipendentemente dalle oscillazioni del ciclo economico, una città in crisi. Si tratta di un giudizio, divenuto ormai senso comune, risalente agli anni Settanta se non addirittura agli anni Sessanta, quando ? dopo aver assistito al definitivo ridimensionamento della fabbrica Borsalino, il noto cappellificio per oltre un secolo principale impresa in zona e simbolo dell’economia locale ? la città attese un nuovo sviluppo che, nelle dimensioni in cui era stato annunciato, non sarebbe mai avvenuto.
Quaderno 4 – L’ecosistema urbano. Ambiente, viabilità, rifiuti – C. Panizza – 2003
Quanto poco immaginarie fossero le città invisibili descritte da Italo Calvino nel 1972 lo dimostra come, nei decenni successivi, le nostre città concrete siano diventate sempre più simili a quella Leonia di cui Marco Polo narra a Kublai Kan e dei cui abitanti ci si può chiedere se la loro vera passione «sia davvero come dicono il godere delle cose nuove e diverse, o non piuttosto l’espellere, l’allontanare da sé, il mondarsi d’una ricorrente impurità».
