Ogni anno circa 34 milioni di cittadini-contribuenti, residenti nell’Europa meridionale, centrale e orientale, scelgono di destinare una parte delle loro tasse a enti beneficiari che perseguono scopi di pubblica utilità. Solo in Italia, quasi 17 milioni di contribuenti effettuano questa scelta e il totale redistribuito ha superato nel 2017 il tetto dei 500 milioni di euro. L’anello di congiunzione tra contribuenti e beneficiari è il 5×1000, un’istituzione unica nel suo genere, all’intersezione di privato e pubblico, società civile, Terzo settore e Stato, allocazione privata delle tasse e redistribuzione statuale, filantropia e tassazione, altruismo e sovranità fiscale del contribuente.
Nel prossimo appuntamento dei Giovedì culturali, organizzato in collaborazione con la Fondazione Social, il professor Paolo Silvestri, docente di Economia dell’educazione e del capitale umano, Giustizia ed Economia, Humanomics: Ethics and Economics, Humanomics: Philosophy and Economics all’Università di Torino, spiegherà il grande successo del 5×1000, le criticità e l’eventuale potenziale inespresso di questo istituto fiscale, come rafforzarne il potenziale “generativo”. Si discuterà inoltre di chi sono i contribuenti che lo scelgono il e quali sono le loro motivazioni, chi sono i beneficiari e quali servizi forniscono grazie alle risorse del 5×1000 e chi, a sua volta, beneficia di questi servizi. Il 5×1000 implementa anche una nuova forma di giustizia fiscale volontaria e di ridistribuzione da coloro che stanno meglio ai più bisognosi.
L’appuntamento per l’incontro dal titolo Il dono del 5×1000. Sussidiarietà fiscale, Terzo settore, giustizia sociale è per giovedì 22 aprile alle 18, in diretta streaming sul sito, sulla pagina Facebook e sul canale Youtube dell’Associazione Cultura e Sviluppo.
Dialogherà con il relatore Francesco Guala, professore ordinario di Economia Politica all’Università di Milano e presidente dell’Associazione Cultura e Sviluppo.