Paolo Aleotti e Giorgio Simonelli

Cento anni della radio, 70 anni della televisione pubblica italiana, 40 anni del Premio Adelio Ferrero per giovani critici e 10 anni del Festival di cinema e critica: sono gli anniversari che si ricordano nella serata 70 anni di segreti e sorrisi della televisione: il suo valore culturale in Italia e in Europa inserita nell’abito dell’Ottobre Alessandrino – Mese del cinema.

“Sono anche i 70 anni dell’Eurovisione: la televisione pubblica italiana ha subito aderito alla costruzione di una tv europea. La Rai ha anche grandi meriti storici per aver diffuso la conoscenza e la cultura cinematografica, attraverso i cicli di film e l’informazione sul cinema” ha ricordato Giorgio Simonelli, condirettore artistico del festival insieme a Roberto Lasagna. Insieme a lui, i giornalisti Paolo Aleotti e, in collegamento, Vincenzo Mollica.

“Sono arrivato in negli Stati Uniti per rimanere pochi giorni, poi è scoppiata la guerra del Golfo e sono rimasto per 10 anni. Mi hanno fatto intervistare Sharon Stone che aveva appena girato Basic instinct. Quell’edizione del telegiornale fece 6 milioni di telespettatori. Da allora ho intervistato attori, attrici e registi americani” ha detto Aleotti.

Mollica ha ricordato Lello Bersani, il primo cronista di cinema: “Nel 1980, arrivato al telegiornale, appassionato di cinema, mi passò la sua agendina. C’erano i numeri di Visconti, Rossellini, De Sica, Loren e tante altri nomi celebri: è stato il mio portafortuna. Una volta i telegiornali si concludevano con lo sport. Con me si è parlato anche di cinema e di fumetti. Io ho amato molto il cinema americano, il mio primo amore cinematografico è stato Charlie Chaplin.”.

Nel corso della serata sono state proiettate le interviste esclusive di Paolo Aleotti a Brad Pitt, Demi Moore, Michael Douglas, Drew Barrymore, Woody Allen, Susan Sarandon, Martin Scorsese e Uma Thurman.

“La Rai è un servizio pubblico che ha contribuito anche a diffondere la lingua e la cultura nazionale. Ha portato nelle case degli italiani anche questi grandi attori. La gente di cinema è entrata nella case degli italiani grazie alla Rai” ha spiegato Giorgio Simonelli.

Paolo Aleotti ha ricordato anche i suoi viaggi da inviato del giornale radio nei paesi dell’Est Europa all’epoca della cortina di ferro. “Negli anni 80 direttore del Gr3 si inventò il concorso I giovani incontrano l’Europa. Io facevo reportage intervistando i ragazzi poi il Dipartimento Scuola Educazione ci chiese anche di farlo per la televisione. Si raccontava cosa pensavano i giovani e le istituzioni sulla nascita dell’Europa, anticipando molto i tempi”.

L’incontro era inserito in Crei – The Creation of European Identity through Culture in the contemporary period, co-finanziato dall’Unione Europea nell’ambito del programma Erasmus +, Jean Monnet Modules.