La scoperta dei neuroni specchio ha avuto una grande risonanza mediatica oltre che nel mondo della scienza. Al prossimo incontro dei Giovedì Culturali sarà ospite proprio lo scienziato che ha individuato tali neuroni, il professor Giacomo Rizzolatti dell’Università di Parma. I primati – e l’uomo tra essi – sono animali sociali in grado di comprendere le intenzione e interpretare i sentimenti degli altri. Senza queste capacità non riuscirebbero a interagire tra loro né a creare forme di convivenza sociale. La facilità e la mancanza di sforzo attraverso cui si comprende il comportamento degli altri implica l’esistenza di un meccanismo operante senza la mediazioni di processi di deduzione o di simulazione attiva del comportamento altrui.

La scoperta dei neuroni specchio ha messo in luce l’esistenza di tale meccanismo di comprensione, grazie al quale le azioni eseguite dagli altri, captate dai sensi, sono automaticamente trasferite al sistema motorio dell’osservatore, permettendogli di avere una copia del comportamento osservato, quasi fosse lui ad eseguirlo. Tale scoperta ha aperto la strada all’indagine neurofisiologica di campi prima appannaggio esclusivo di discipline umanistiche. Sono molte le applicazioni prevedibili, nel campo dell’autismo, della neurolinguistica e della neuroriabilitazione dopo un danno al sistema nervoso.

Per discutere di questi temi Vi invitiamo giovedì 14 maggio dalle 19 alle 22.30 (con pausa buffet alle 20.30) alla conferenza dal titolo I neuroni specchio: perché l’uomo è un “animale sociale”. Nostro ospite, come detto, sarà Giacomo Rizzolatti, Professore emerito all’Università di Parma, già docente di Fisiologia umana e Direttore del Dipartimento di Neuroscienze. Vincitore di molti riconoscimenti tra cui il Brain Prize 2014, massimo premio dedicato alle neuroscienze. Introduce il tema e modera il dibattito il professor Paolo Mazzarello, Ordinario di Storia della Medicina e Presidente del Sistema Museale di Ateneo dell’Università di Pavia.

La conferenza si terrà al termine del convegno Psicopatologia dell’età evolutiva. Buone prassi nella presa in carico.

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