
Siamo molto speciali, ma per niente specisti
“Gli animali – umani e non – sono tutti accomunati dall’essere creature viventi e senzienti, ma nonostante questa consapevolezza, gli uomini riservano da sempre agli animali un trattamento ingiustificato di soprusi e violenze, che ha come basamento esclusivo la differenza di specie”. Esordisce così Elisabetta De Vito, presidente dell’Associazione “Gli amici di Nestore”, che gestisce il cosiddetto Santuario di Casal Cermelli, dove dal 2022 trovano protezione gli animali di ogni specie, che riescono a sfuggire al proprio triste destino di cibo per gli esseri umani.
È da questa parola, “specie”, che deriva appunto il termine “specismo” e per comprenderne appieno il significato, i volontari del rifugio hanno invitato il filosofo antispecista Gianfranco Mormino, che insegna storia della filosofia morale all’Università di Milano, a parlarne con la cittadinanza. L’incontro si terrà venerdì 13 giugno alle ore 18 (è richiesta la prenotazione tramite il form in fondo alla pagina).
“L’Occidente – prosegue sempre Elisabetta -De Vito – riserva, culturalmente, ai cani e ai gatti un atteggiamento assai diverso rispetto a quello destinato a mucche e maiali”. Non troppo tempo fa, addirittura, gli esseri umani selezionavano in maniera appunto specista i propri simili, sulla base esclusiva del colore della pelle. Un cambiamento di atteggiamento simile appunto a quello avvenuto nei confronti dello schiavismo – questa la domanda di fondo che sarà rivolta al relatore da Maurizio Scordino, autore di numerosi saggi su questo tema, che condurrà la serata – è possibile anche verso gli animali?”. Il 13 giugno proveremo a scoprirlo parlandone insieme.
