Quali sono i motivi che hanno portato alla vittoria di Donald Trump alle elezioni di novembre 2024? Cosa comporta questa vittoria per l’America e per il resto del mondo? A questi e a molti altri quesiti hanno cercato di rispondere Giovanni Borgognone, professore associato di Storia delle dottrine politiche all’Università degli Studi di Torino,, ed Elisabetta Grande, professoressa ordinaria di Sistemi giuridici comparati all’Università del Piemonte Orientale.
Secondo la professoressa Grande “le ragioni della schiacciante vittoria di Trump sulla Harris sono da ricercare nel fatto che la gente non ne può più di un sistema che ormai da 40 anni mette il 50 per cento della gente in condizioni economicamente davvero difficili.”
Nonostante i due impeachment, una condanna penale e una condanna civile, non appare sorprendente la vittoria di Trump ma, ciò che risalta è lo scostamento nei voti da parte di coloro che, teoricamente, dovrebbero essere più contrari alla politica del neopresidente.
Si nota una disillusione dei cittadini americani verso i democratici che, non avendo realizzato le promesse di Obama e Biden, sono stati percepiti come distanti dai bisogni dei più deboli. Giovanni Borgognone sottolinea come l’ala progressista del Partito Democratico abbia avuto un ruolo negativo a causa di temi divisivi come il “Defund the police” (disinvestire denaro dai bilanci della polizia, ndr) o il linguaggio inclusivo, molto lontani dai bisogni della popolazione più fragile.
Se da un lato il potere dei democratici è in declino, è chiaro a tutti che, dall’altro lato, stia gradualmente aumentando il potere privato delle corporation. Elisabetta Grande evidenzia come siano progressivamente più presenti nella politica americana, sempre più caratterizzata dal finanziamento come strumento di potere decisionale. “Gli Stati Uniti sono da tempo in mano alle corporation. Il Parlamento americano, il Senato e la Casa Bianca, lo stesso Presidente, sono nelle mani di coloro che hanno dato i soldi”.
Ci si chiede dunque quale sarà il futuro dell’America dopo queste elezioni. Sicuramente, il programma di Trump si focalizzerà su una politica estera aggressiva, un forte protezionismo economico e un interventismo statale prorompente, con l’eliminazione di molte conquiste sociali del passato.
Quali saranno le conseguenze di tutto questo nel resto del mondo? L’ascesa di un leader anti-establishment dimostra come i sistemi democratici siano sempre più deboli e come sia necessario fare un passo indietro e ricostruire un senso di comunità e solidarietà.