Sempre più spesso si ricorre allo psichiatra come a un factotum in grado di risolvere problemi che non si sa bene chi altro potrebbe risolvere. Eppure c’è un enorme scollamento tra le classificazioni diagnostiche della psichiatria e il singolo essere umano con la sua peculiarissima storia. A partire dalla quotidiana esperienza dell’autrice in un day hospital, le riflessioni presentate nel saggio La variabile umana (Eleuthera, 2019) danno conto di una nuova figura extra-terapeutica la cui finalità è dar voce all’umanità delle persone che transitano nei reparti psichiatrici. E il più delle volte è questo ciò di cui hanno bisogno i “pazienti”: esprimere un malessere interiore che non è sempre sinonimo di malattia psichiatrica e che anzi rimanda a ben precisi problemi sociali come la disoccupazione, le ristrettezze economiche, la solitudine, l’assenza di cure. Tutte questioni che la psichiatria non può in alcun modo risolvere, anche se continua a dispensare etichette diagnostiche e cure farmacologiche a chiunque metta piede in un reparto psichiatrico. Un approccio che si pretende scientifico e che nondimeno si rivela inadatto a maneggiare l’estrema – incomprimibile – variabilità umana.
Vi invitiamo lunedì 20 gennaio alle 17,30 all’Incontro d’autore con Lorenza Ronzano che presenterà il libro La variabile umana. Dopo una laurea in Lettere e una specializzazione in filosofia e psicologia, ha insegnato Lettere per diversi anni. Nel 2014 ha esordito con il romanzo Zolfo (Pequod ed., selezione Campiello opera prima 2014). Dalla sua esperienza triennale come consulente filosofico presso il reparto psichiatrico dell’ospedale di Alessandria ha tratto il saggio La variabile umana. Attualmente collabora con la Procura di Milano come consulente psicologica.
Dialogheranno con l’autrice Maria Grazia Caldirola e Giancarlo Adorno.