Con il libro Un atomo di verità. Aldo Moro e la fine della politica in Italia (Feltrinelli, 2018), che sarà presentato nel prossimo incontro dei Giovedì Culturali, Marco Damilano ha deciso di tornare al sequestro di Aldo Moro per indagare le traiettorie che, a partire da uno dei capitoli più cupi della storia italiana, si sono dispiegate fino a oggi. Con l’aiuto delle carte personali di Moro, in gran parte conservate nell’archivio privato di Sergio Flamigni e non dallo Stato, e rimaste inedite, getta luce sul punto in cui la drastica interruzione di una stagione politica si incontra con le vicende personali di una generazione, che tra il 16 marzo e il 9 maggio 1978 assiste alla fine di un’epoca. Dopo via Fani, secondo Damilano, comincia la lunga fine della Prima Repubblica. Il libro racconta la dissoluzione della Dc, la morte di Berlinguer, Tangentopoli e la latitanza di Craxi in Tunisia, fino all’ultima stagione, inaugurata dalla sua metafora televisiva: il Grande Fratello. E arriva a Berlusconi, a Grillo e a Renzi, i protagonisti di una politica che da orizzonte di senso e di speranza si è fatta narcisismo e nichilismo, cedendo alla paura e alla rabbia.
Vi invitiamo dunque giovedì 31 maggio (ore 17,30-19) alla presentazione del libro Un atomo di verità. Aldo Moro e la fine della politica in Italia. Nostro gradito ospite sarà Marco Damilano, giornalista, direttore del settimanale l’Espresso. Introduce e modera l’incontro Maria Elisabetta Lanzone, politologa (Università di Genova e Padova).