Il 14 maggio 2025, presso l’Associazione Cultura e Sviluppo di Alessandria, si è tenuto il secondo appuntamento delle Pillole della scuola di politica Prime Minister, un percorso formativo apartitico e gratuito dedicato alle giovani donne che mira a coltivare consapevolezza, competenze politiche e attivismo civico. All’incontro hanno partecipato circa 40 ragazze e ragazzi delle scuole superiori e dei primi anni di Università di Alessandria, desiderosi di esplorare in modo nuovo il significato di essere uomini – e alleatə – nella società di oggi.
Ospite del workshop è stato Gabriele Guadagna, studente di antropologia e attivista, membro della community Mica Macho, che promuove una riflessione critica sui modelli tradizionali di maschilità. Il suo intervento non è stato una lezione frontale, ma una narrazione intensa e personale: un racconto di vita in cui si sono intrecciati episodi, dubbi e sofferenze legati ai ruoli imposti dal genere.
Con coraggio, Gabriele ha condiviso con il pubblico la fatica di crescere in una società che si aspetta dagli uomini caratteristiche fisiche e comportamentali ben precise, e che lascia poco spazio all’ascolto, alla fragilità, all’empatia. Ha raccontato come certi modelli maschili, spesso interiorizzati fin dall’infanzia, possano diventare gabbie invisibili che impediscono agli uomini stessi di vivere pienamente e liberamente le proprie emozioni e relazioni. In questo senso, il maschile “tradizionale” non è solo una fonte di privilegio, ma anche di sofferenza.
Il confronto con le e gli studentə ha toccato temi cruciali come il consenso, la responsabilità emotiva, le aspettative sociali e il ruolo degli uomini nel contrasto alla violenza di genere. È emerso chiaramente come anche le esperienze più intime e personali siano sempre intrecciate a dinamiche culturali più ampie. Non basta “essere buoni”, o “non essere violenti”: è necessario riconoscere e disinnescare anche i piccoli comportamenti problematici, partendo dalle proprie amicizie, mettendosi in discussione e ascoltando davvero.
Una riflessione emersa con forza durante l’incontro – anche grazie al workshop di scrittura personale che ha seguito la testimonianza – riguarda la difficoltà, spesso invisibile ma profondamente radicata, di liberarsi dal confronto costante con gli altri uomini. Un confronto che ostacola la possibilità di costruire un’identità autentica, autonoma, originale.
Per questo è fondamentale creare spazi sicuri di confronto e ascolto, anche tra uomini, dove sia possibile raccontarsi senza giudizio, mettere in discussione i modelli dominanti e aprirsi a nuove possibilità di sé. Luoghi in cui interrogarsi insieme, senza dover sempre dimostrare qualcosa, e in cui il dialogo non sia l’eccezione, ma una pratica da coltivare.
Gabriele ha sottolineato come il cambiamento non sia un processo individuale, ma collettivo. Uscire dai ruoli imposti significa creare nuove alleanze, accettare la complessità e, soprattutto, imparare a stare nel dubbio. Perché solo mettendo in discussione ciò che diamo per scontato possiamo aprire la strada a nuove forme di libertà.
L’incontro ha lasciato alle e agli studentə domande aperte, strumenti critici e, soprattutto, la consapevolezza che ripensare il maschile non è una questione che riguarda solo gli uomini, ma un passo fondamentale per costruire una società più equa, accogliente e libera per tuttə.
Il percorso delle Pillole di Prime Minister si conclude con questo invito, ma l’attività dell’Associazione Cultura e Sviluppo prosegue offrendo occasioni di dialogo, ascolto e formazione per tutte le soggettività che vogliono diventare protagoniste attive del cambiamento. Perché anche le parole, se scelte con cura e consapevolezza, possono trasformare il mondo.
Visita il sito: https://www.primeminister.it/