Premessa


Spesso ci capita, alla fine dell’anno, di non essere pienamente soddisfatti dei risultati che i ragazzi raggiungono nel Progetto Giovani. Durante l’incontro di venerdì 5 ottobre cercheremo di lavorare sulle aspettative che noi tutors abbiamo nei loro confronti e sugli interventi che possiamo apportare durante l’anno per monitorare l’evoluzione dei gruppi di lavoro.


 


Schede per stimolare l’analisi


Un buon metodo per prepararci a lavorare insieme è sicuramente quello di riflettere prima individualmente. Per farlo ci avvarremo di differenti schede di analisi: compilarle prima dell’incontro di venerdì ci farà risparmiare tempo e sarà più facile raccogliere il contributo di ciascuno. La compilazione delle schede è abbastanza veloce, ed entro venerdì trovare il tempo per farlo con attenzione è più che altro una questione di motivazione. ^.^


 


Obiettivi guida: il massimo, ma…


Come sappiamo, il Progetto Giovani ha obiettivi guida ai quali vogliamo tendere. Sono sicuramente un bell’esempio di pratiche virtuose e di comportamenti da ricercare. Sfortunatamente spesso sono traguardi irraggiungibili per i ragazzi del Progetto Giovani, i quali magari mancano di competenze e abilità sociali ben più semplici e fondamentali. Per questo, pur mantenendoli come faro delle nostre azioni, dobbiamo essere in grado di stabilire traguardi intermedi ed obiettivi ?minimi? da conseguire ad ogni costo per far sì che il Progetto Giovani non scivoli sui nostri ragazzi senza lasciare tracce. 


 


Un percorso lungo tre tappe


Durante il nostro primo incontro sarebbe sicuramente irrealistico cercare di affrontare tutte le implicazioni delle premesse fatte finora, perciò ci limiteremo a definire quali siano gli obiettivi minimi ai quali vogliamo tendere e come potremo fare per verificarli durante l’anno. Negli incontri successivi potremo affrontare la sfida di come aiutare i ragazzi a raggiungere questi traguardi e quali tecniche possiamo adottare per guidare i gruppi di lavoro al successo, consentendo a tutti i partecipanti di migliorare concretamente le proprie capacità.



1° scheda:


 


Scegliere il bersaglio?


 


Nella prima scheda dovremo compiere scelte importanti. Gli obiettivi che vorremmo raggiungessero i partecipanti del Progetto Giovani sono molti, e non abbiamo le risorse per lavorare su tutti. Per questo, dobbiamo individuare quali sono le priorità, cioè quali sono gli obiettivi davvero imprescindibili, le ragioni più importanti per le quali promuoviamo il Progetto Giovani e, di conseguenza, anche i criteri con i quali potremo valutare se la partecipazione dei ragazzi avviene con successo o meno.


 


Si tratta di scegliere i 3 obiettivi più importanti che i ragazzi devono raggiung






 


 







 


 







 


 







 


 







 


 







 


 

ere alla fine del 1° e del 2° anno. Devono essere obiettivi realmente perseguibili da parte dei ragazzi, perciò sarà bene che siano sì ambiziosi, ma non irrealizzabili. In pratica, se alla fine dell’anno questi obiettivi non verranno raggiunti, avremo ?fallito? il nostro intervento. Per stendere questi obiettivi non possiamo che rifarci alla nostra esperienza: per tararne il livello pensiamo dunque ai gruppi di lavoro che abbiamo tutorato finora o ai quali abbiamo contribuito come partecipanti.


 


 


 


 


I 3 obiettivi più importanti del 1° anno del PG


 


 











 


 


 

  


 


 


I 3 obiettivi più importanti del 2° anno del PG


 


 


      










 


 


 


 


 


 


2° scheda:


 


?metterlo sotto una lente?


 


Bene. Possiamo passare così alla seconda scheda, utile per scendere un po’ più in profondità nell’analisi degli obiettivi che ci diamo. In particolare, sarà bene esplicitare tutta una serie di sotto-obiettivi nei quali è possibile ripartire ciascun obiettivo principale, così da trovarci di fronte, a lavoro ultimato, ad una serie di punti che dovranno essere raggiunti alla fine del 1° e del 2° anno. Per quanto sarà possibile, cerchiamo di riordinare (anche alla fine del lavoro) i sotto-obiettivi secondo una consequenzialità cronologica, partendo da quelli che vanno raggiunti prima per poter procedere nell’elenco.


La scheda va dunque compilata come nell’esempio (ipotizzando di aver scelto nel bersaglio come primo obiettivo del 1° anno quello di ?Partecipare attivamente alle attività?).


Per ora ignoriamo la terza colonna, quella relativa al ?voto?, ci torneremo in seguito, con la terza scheda.


 


























































































































































 


OBIETTIVO


 


SOTTO-OBIETTIVI


 


VOTO


– ESEMPIO –


 


1 ° ANNO


 


1 – Partecipare attivamente alle attività


essere presente


 


mantenersi aggiornato


 


fare domande


 


esprimere pareri / fare proposte


 


etc.


 


– FINE ESEMPIO –


 


1 ° ANNO


 


1 –


 


 


 


 


 


 


 


 


 


 


 


 


2 –


 


 


 


 


 


 


 


 


 


 


 


 


3 –


 


 


 


 


 


 


 


 


 


 


 


 


2° ANNO


 


1 –


 


 


 


 


 


 


 


 


 


 


 


 


2 –


 


 


 


 


 


 


 


 


 


 


 


 


3 –


 


 


 


 


 


 


 


 


 


 


 


 


 


 


 


3° scheda:


 


?e rivolgere la lente anche verso di noi!


 


Completata la seconda scheda dovremmo avere le idee un po’ più chiare su quali siano gli obiettivi da raggiungere e su cosa voglia dire concretamente centrarli. Siamo giunti alla terza scheda, che è quella che ci chiede di rivolgere l’attenzione su di noi. Come ci rapportiamo noi tutors con questi obiettivi? Per farlo è bene che, almeno in un primo momento, ciascuno pensi a se stesso, e provi a rispondere a queste semplici domande:


 



   personalmente, ho già raggiunto questi obiettivi quando si lavora in gruppo?



   In cosa sono più bravo? In cosa sono più debole?



   Quanto sono capace ad aiutare qualcun altro a raggiungerli?


 


Se vogliamo trasmettere ad altri determinate competenze, dobbiamo evidentemente padroneggiarle per primi. Se abbiamo dei limiti circa gli obiettivi più importanti da trasmettere ai ragazzi del Progetto Giovani, è soprattutto su questi che dovremo lavorare, anche perché la migliore tecnica per trasmettere competenze è sicuramente quella di mostrarle in atto, dando un buon esempio. Per questo proviamo a darci individualmente un voto (da 0 a 5) sul nostro livello di raggiungimento di ciascuno dei sotto-obiettivi che abbiamo individuato per i ragazzi (compilando la terza colonna – ?voto? – della seconda scheda). Fatto questo, siamo pronti all’incontro di venerdì! ^_^ Bravi!


 


 




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