Tutte le indagini internazionali attestano la qualità del nostro sistema sanitario. Le classifiche non si limitano a segnalare i dati positivi sulla salute della popolazione, con il rapporto 2017 della Commissione UE in materia, che colloca al secondo posto il nostro Paese per speranza di vita alla nascita, ma evidenziano (così ad esempio l’annuale rapporto Bloomberg) una complessiva capacità del nostro sistema sanitario di spendere bene le proprie risorse, con una relazione tra spesa sanitaria e aspettativa di vita che vede l’Italia quarta a livello globale. Che il nostro sistema spenda comparativamente meno essendo in grado di dare comparativamente di più in termini di prestazioni rispetto ai sistemi europei confrontabili è del resto un dato costante.
A quarant’anni dalla legge 833/1978 è difficile non riconoscere che questi risultati sono stati possibili anche in forza delle scelte di fondo di un sistema sanitario che ha dato attuazione al dovere costituzionale secondo cui la Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività. Si trattava di una promessa sulla quale non mancarono dubbi anche in Assemblea costituente e il ritardo con il quale, dopo l’entrata in vigore della Costituzione, arrivò la Riforma del 1978 è anche figlio di quelle originarie perplessità. Una Riforma che nel tempo si è evoluta, attraverso “riforme della Riforma”, e che è stata oggetto quest’anno di molte iniziative di ricordo e di approfondimento.
Giovedì 29 novembre , alle ore 19, si terrà il prologo del XVI Convegno nazionale di Diritto sanitario “Il diritto sanitario e sociosanitario a quarant’anni dalla legge 833”: Salute, sanità e società italiana: 40 anni di cambiamenti sarà il tema sul quale Roberto Turno, già direttore del Sole 24 Ore Sanità, intervisterà l’onorevole Rosy Bindi. Seguirà una tavola rotonda su Servizi sanitari e sociosanitari tra ospedale e territorio, con la partecipazione di Renato Balduzzi, sotto la cui direzione scientifica è nato e si è evoluto l’annuale appuntamento dei Convegni nazionali di diritto sanitario, e dei direttori delle aziende sanitarie di Alessandria, Antonio Brambilla e Giacomo Centini.
Il convegno è realizzato in collaborazione con la Società italiana di Diritto sanitario e il Dipartimento di Giurisprudenza e Scienze politiche, economiche e sociali dell’Upo, sotto il patrocinio del Consiglio Regionale del Piemonte. Sostengono l’iniziativa la Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria e il Guala Group.