Gli scavi dell’antica cattedrale di San Pietro nel cuore del centro cittadino rappresentano un tema stimolante e al tempo stesso delicato. Il lavoro degli archeologi può infatti riportare alla luce una parte considerevole della città medievale, ponendo le premesse per importanti approfondimenti sulla storia urbana e per l’eventuale realizzazione di una zona archeologica, ma, d’altra parte, come ogni intervento nel centro storico, porta con sé rilevanti problemi di uso della città, dalla necessità di parcheggi alle prospettive di pedonalizzazione di alcune piazze.
Gli scavi hanno comunque visto il compiersi di un primo lotto (2002-2003) che è stato accompagnato, sul piano degli studi, da un convegno organizzato nel maggio del 2003 dall’Archivio di Stato e dall’Associazione Città Nuova, con il patrocinio del Comune di Alessandria e della Diocesi. Ora, nell’autunno 2005, e all’avvio di una nuova fase di indagine ? finanziata dal Comune e dalla Fondazione Cassa di Risparmio ? è stato realizzato un volume che raccoglie gli atti di quel primo convegno.
Si tratta della pubblicazione intitolata ?Tornare alla luce. Le fondamenta di San Pietro. Atti della giornata di studi sull’antico duomo di Alessandria e sui più recenti ritrovamenti in piazza della Libertà?, a cura di Gian Maria Panizza e Roberto Livraghi, che esce per iniziativa della Biblioteca Civica di Alessandria come quinto volume della collana ?bca ? Studi e ricerche?.
Il volume è stato presentato in anteprima giovedì 10 novembre 2005, presso la sede dell’Associazione Cultura e Sviluppo.
Nella prima parte della serata, introdotta dal direttore dell’Associazione, Giorgio Guala, sono intervenute le istituzioni che hanno promosso il convegno e che svolgono un ruolo anche nel garantire il proseguimento dei lavori. In particolare hanno portato il proprio saluto il sindaco di Alessandria, Mara Scagni, il rappresentante del Vescovo, don Walter Fiocchi e il rappresentante della Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria, architetto Gianni Ghè.
Concordemente le istituzioni hanno confermato il proprio intento di proseguire nel sostegno all’indagine archeologica che apre per la città una nuova interessante prospettiva di utilizzo dell’area centrale.
Successivamente la direttrice della Biblioteca Civica, Patrizia Bigi, ha inquadrato il volume all’interno della collana ?bca – Studi e Ricerche?, ricordando come tale iniziativa sia sorta con l’intento di tener desta l’attenzione della città sulla ormai prossima riapertura della Biblioteca Civica in una sede completamente rinnovata e caratterizzata da un importante lavoro di riordino e riallestimento delle sale.
I due curatori del libro, Gian Maria Panizza e Roberto Livraghi, impegnati da diversi anni nella valorizzazione e nel recupero delle radici storico-artistiche della vita cittadina, hanno presentato i contenuti del volume, insieme agli autori dei singoli saggi, in particolare Alberto Crosetto, Annalisa Dameri, Stefano Martelli, Cristina Boido, Gianfranco Calorio.
Nella seconda parte della serata il sindaco di Alessandria, Mara Scagni, insieme all’architetto Elio Tardito dell’Ufficio Tecnico del Comune, ha preso in esame i problemi connessi all’intervento, esponendo anche quali sono i progetti futuri ai quali l’amministrazione comunale intende dare corpo. La pedonalizzazione di alcuni spazi centrali, da piazza Giovanni xxiii, oggetto di un recente intervento, a piazza Vittorio Veneto (che si inserisce nel quadro della citata riqualificazione della Biblioteca Civica), da piazza Santa Maria di Castello alla stessa piazza della Libertà, comporta una nuova concezione del centro storico che presuppone azioni di tutela del medesimo, di valorizzazione dei beni storico-artistici presenti, ma anche di rivitalizzazione degli spazi liberati, di reperimento di aree alternative per il parcheggio, di una complessiva politica di riqualificazione del centro.
Per quanto riguarda gli scavi, invece, i vari relatori hanno confermato che, a seguito della recente firma di una convenzione tra il Comune di Alessandria e la Cassa di Risparmio, sarà possibile procedere in tempi estremamente brevi al proseguimento degli stessi, in base a un programma articolato in lotti e sotto l’alta sorveglianza della Soprintendenza Archeologica competente. Oggetto del primo lotto, destinato a partire nei prossimi mesi, sarà l’ampliamento dell’area di scavo già aperta attualmente e la realizzazione di una tettoia migliore dell’attuale, sia sotto il profilo estetico che funzionale.
Il volume sull’antico duomo ha quindi portato con sé ? così come era negli auspici degli organizzatori della serata ? la possibilità di riflettere e di scambiarsi importanti informazioni su alcuni problemi direttamente connessi con la qualità della vita dei cittadini e con le scelte di prospettiva che l’amministrazione pubblica intende compiere.
Come già preannunciato, la presentazione di questo volume si inserisce anche nel quadro di una mini-serie di interventi che intendono presentare alcune opere editoriali – di uscita recente e di particolare valore e interesse – dedicate al patrimonio storico-artistico della città. I prossimi titoli saranno presentati nei primi mesi del 2006.
?Primavera 2003: le fondazioni, le mura, i pavimenti, i pilastri, le tombe del nostro Duomo, fatto saltare con le mine nel 1803 per ordine di Napoleone Bonaparte allo scopo di creare una grande piazza d’armi per le manovre dei reggimenti, soffocati dai detriti, dalla terra e da dieci centimetri di asfalto, ritornano alla luce, sia pure mutilati e danneggiati da quell’ingiurioso atto di brutalità imperiale.
Recuperare, con attenta cura e competenza scientifica, proprio i resti del cuore della città ci sembra un atto dovuto da lungo tempo agli Alessandrini, in nome dell’amore per la propria storia, che non è affatto morta e sepolta?.
(G. Panizza, R. Livraghi, ?Richiamare in vita un cuore sepolto?, in Tornare alla luce. Le fondamenta di San Pietro, Atti della giornata di studi sull’antico duomo di Alessandria e i più recenti ritrovamenti in piazza Libertà, a cura di G. Panizza, R. Livraghi, Collana bca – Studi e ricerche, Edizioni dell’Orso, Alessandria 2005).
