Adolescenti fluidi. Percorsi evolutivi dell’identità di genere.

Nell’incontro del Progetto Genitori dedicato al tema dell’identità di genere, abbiamo avuto il piacere di ascoltare la dottoressa Elena Buday, psicologa e psicoterapeuta dell’adolescenza, docente di psicoterapia presso l’Istituto Minotauro di Milano.

“Il tema dell’identità di genere in adolescenza ha un carattere d’urgenza, che richiede che venga accolto, ascoltato e anche significato; è un tema della contemporaneità che non riguarda solo gli adolescenti, si intreccia strettamente con il contesto socio-culturale in cui viviamo e chiama noi adulti a esserci e a provare ad ascoltare ciò che gli adolescenti hanno da dirci.” Con queste parole la dott.ssa Maria Laura Ippolito, psicologa e psicoterapeuta, coordinatrice del Centro Gapp di Alessandria, ha introdotto la serata del Progetto Genitori dedicata alla fluidità di genere in adolescenza.

La dott.ssa Elena Buday, autrice del libro Adolescenti fluidi. Percorsi evolutivi dell’identità di genere, e ospite della serata, ha inizialmente spiegato i motivi che l’hanno portata, insieme ai colleghi e alle colleghe dell’Istituto Minotauro di Milano, a indagare e capire meglio quella che appare come una nuova modalità degli adolescenti di rapportarsi con la corporeità e le vecchie categorie binarie del maschile e femminile.

“E’ importante partire dagli aspetti caratteristici della crescita adolescenziale, che entrano in gioco per spiegare alcuni fenomeni legati alle nuove manifestazioni legate alla fluidità di genere. Infatti, gli adolescenti non possono essere capiti se non in relazione al contesto culturale, sociale, affettivo e relazionale, perché non sono ancora indipendenti come gli adulti; come dice Jeammet, hanno uno spazio psichico allargato e sono molto legati a ciò che il contesto gli rimanda, gli propone come elemento di lettura di sé, laddove gli adolescenti stanno ancora costruendo una loro risposta alla domanda identitaria.”

Prosegue la dottoressa Buday: “La pubertà come evento biologico che accade al di là del nostro controllo, mette fine alla fase dell’infanzia, introducendo all’adolescenza, ma l’adultità è ancora tutta da costruire. I compiti evolutivi dell’adolescente partono proprio dal cambiamento del corpo, che nel non essere più un corpo bambino perché diviene sessualmente maturo e potenzialmente generativo, cambia un po’ tutto. Cambiano le rappresentazioni di sé, le sollecitazioni emotive che l‘adolescente vive dentro di sé, perché il corpo pubere non è silente, ma manda segnali in termini di attrazioni, eccitazioni, pulsioni.”

Dopo aver parlato in modo ampio dell’identità, la dottoressa Buday ha descritto nello specifico le caratteristiche della costruzione identitaria in adolescenza, che possono essere riassunte con le sue parole “la costruzione identitaria in adolescenza quindi presenta alcune caratteristiche specifiche, cioè si colloca su un crinale caratterizzato da una serie di paradossi, tra il scelto e in non-scelto, tra le emozioni vissute internamente e il significato che noi attribuiamo a quelle emozioni, tra come mi vedo io e come mi vedono gli altri, e anche attraverso processi di relazione. L’identità non viene esplorata in solitudine, infatti gli adolescenti hanno bisogno di fare esperienze e l’identità non si può costruire stando chiusi in una stanza, da soli.”

La relatrice prosegue poi: “Gli adolescenti hanno bisogno di mettersi alla prova, di conoscere il mondo esterno, tanto quanto il mondo interno, per vedere che cosa succede quando il loro mondo interno incontra il mondo esterno; per vedere che cosa li fa stare bene e cosa no, vedere in che cosa si sentono più capaci e quali sentono essere i loro limiti e quali sentono essere i loro pregi, i loro talenti e che magari sceglieranno come vocazioni, che li chiameranno alla strutturazione di un progetto identitario futuro. La costruzione identitaria richiede necessariamente dei processi di esplorazione e di sperimentazione di sé in relazione al mondo, quindi non è qualcosa che si può costruire nel vuoto, ma si costruisce sempre in relazione e in queste relazioni gli adolescenti sono anche in cerca di modelli con cui confrontarsi.”

Per approfondire il tema, è possibile rivedere l’incontro al seguente link:

https://youtu.be/KIoVrUv0E9w