Il tema della “giustizia spettacolo” è un argomento che ha attraversato gli ultimi trent’anni della nostra storia, a cominciare dagli anni ’80 con il caso Tortora per passare poi agli anni ’90 con Tangentopoli e arrivare al nuovo millennio con le vicende legate a Silvio Berlusconi e ai casi di cronaca nera. Gli addetti ai lavori, avvocati, magistrati e giornalisti, spesso si sono interrogati sulle modalità di presentazione da parte della stampa sia dei temi della politica giudiziaria sia di singole vicende, intravedendo da sempre i pericoli per i diritti del cittadino rappresentati – anche all’interno delle dinamiche processuali – dalle subdole modalità con cui, a volte, l’informazione interviene su temi legati alla giustizia.

La stampa (tramite prese di posizione o interviste “mirate”, la pubblicazione di atti e intercettazioni, la prassi della “fuga di notizie” etc.) riesce spesso a condizionare singole vicende giudiziarie. Pubblicare una posizione piuttosto che un’altra, fare filtrare una notizia in un certo momento, assicurare uno spazio di intervento a un soggetto del panorama giudiziario invece che a un altro riesce a “formare” l’opinione pubblica, a indirizzarla, a farle assumere determinate posizioni. In certi limiti tutto questo è ovvio e, per la parte “fisiologica” del fenomeno, corrisponde al compito, sacro, dell’informazione. Ma tutti sappiamo, nel contempo, che in Italia il confine della fisiologia, sul tema dell’informazione giudiziaria, viene spesso varcato per divenire una “patologia”.

Per discutere di queste tematiche Vi invitiamo giovedì 7 aprile (ore 19-22.30 con pausa buffet alle 20.30) all’incontro dal titolo La febbre mediatica giudiziaria: dal caso Tortora ai giorni nostriNostri ospiti saranno Salvatore Scuto, avvocato penalista del Foro di Milano, già Presidente della Camera Penale di Milano, e Paolo Colonnello, giornalista del quotidiano La Stampa. Introduce e modera l’incontro l’avvocato Giulia Boccassi, Presidente della Camera Penale della Provincia di Alessandria.

Nella seconda parte verrà proiettato il video tratto dal recital di Emanuele Montagna dal titolo Enzo Tortora. Storia di un galantuomo.