Con gli attentati di Parigi, Bruxelles e Ankara, la recente offensiva del terrorismo islamista ha colpito i centri nevralgici dell’Europa e la capitale di uno Stato che, dopo un decennio di eclissi, sta riacquistando una rinnovata centralità per la politica europea. La collocazione geografica della Turchia ne fa un paese-chiave non solo in ottica antiterroristica, ma anche nell’auspicio di una regolazione efficace dell’ondata migratoria di origine mediorientale. E proprio il controverso ma necessario rapporto euro-turco, che chiama in causa la contaminazione fra culture ed evidenti divergenze nella concezione dei diritti fondamentali, può riaprire – di concerto con l’imprevedibile esito del referendum programmato in Gran Bretagna – il dibattito sulla membership dell’Unione europea, in una fase storica segnata dal ripensamento complessivo delle sue frontiere interne ed esterne.
A mettere a fuoco i molteplici risvolti della questione contribuiranno Marco Ansaldo, vaticanista e inviato di politica internazionale del quotidiano “La Repubblica”, autore del volume Chi ha perso la Turchia (Einaudi 2011), e Pier Paolo Portinaro, professore ordinario di Filosofia politica all’Università degli Studi di Torino, fra i massimi studiosi di storia delle dottrine e delle istituzioni politiche europee. Interverrà anche Stefano Quirico, storico del pensiero politico e dell’integrazione europea, afferente al Centro di ricerca LASPI e collaboratore del Dipartimento DIGSPES dell’Università del Piemonte Orientale, che ha appena pubblicato il volume L’Unione europea e il terrorismo (Morlacchi 2016).
Vi invitiamo dunque giovedì 28 aprile alle 19 (con pausa buffet alle 20.30 e termine alle 22,30) all’incontro dal titolo Europa, Turchia e terrorismo.