La salute del mondo: ambiente, società, pandemie
Quali sono le cause della pandemia? Cosa può fare la politica a favore dell’ambiente? Qual è il migliore criterio per distribuire i vaccini? Chi curare prioritariamente? Come prendere decisioni che coniughino competenza scientifica e partecipazione democratica? Nel libro La salute del mondo (Feltrinelli, 2021), scritto dall’epidemiologo Paolo Vineis e dal filosofo Luca Savarino , si delinea un’“agenda globale” che rimette in discussione molte delle nostre più radicate convinzioni. I due autori saranno ospiti dei Giovedì Culturali dell’Associazione Cultura e Sviluppo giovedì 3 marzo alle ore 18. È raccomandata la prenotazione del posto in sala tramite il form in fondo alla pagina.
Il pianeta si presenta sempre più come un’entità globale in cui gli esseri viventi sono strettamente interconnessi. Il benessere della Terra e dell’ambiente sono beni comuni, e come tali vanno preservati. Per ottenere questo obiettivo è necessario imparare a pensare diversamente. Bisogna andare oltre la distinzione tra natura e cultura, riconoscendo relazioni e reti al posto di oggetti e soggetti, umani e non umani. Per gli autori bisogna lasciarsi alle spalle una concezione dell’etica fondata su criteri antropocentrici e una visione della politica ridotta a pura tecnica e soprattutto, sostituire all’idea di una lotta contro qualcosa o qualcuno l’idea di una mobilitazione per un bene da salvaguardare: la salute del mondo.
Paolo Vineis è professore di Epidemiologia ambientale all’Imperial College di Londra e visiting professor all’Istituto italiano di tecnologia di Genova. Luca Savarino è professore di Bioetica all’Università del Piemonte Orientale e membro del Comitato nazionale per la bioetica.
Come stabilito dalla normativa vigente, per accedere alla sala sarà necessario essere in possesso della Certificazione verde COVID-19 RAFFORZATA (“SUPER GREEN PASS”) in corso di validità, in formato digitale o cartaceo per le persone dai 12 anni di età in su. La certificazione andrà presentata agli addetti al controllo. All’ingresso verrà rilevata la temperatura corporea e se superiore ai 37,5°, non sarà consentito l’accesso. Tutti i partecipanti devono indossare la mascherina di protezione FFP2 durante la permanenza nella sala e nei locali accessori e sono tenuti a disinfettarsi frequentemente le mani e sicuramente ogni qual volta vengano a contatto con superfici “comuni” utilizzando gli appositi gel messi a disposizione, sia all’ingresso dello stabile sia all’interno della sala conferenze.