“Un libro veramente appassionante, incentrato sulla storia della famiglia Sorci di Palermo, raccontato attraverso le voci dei suoi componenti a partire dal capostipite negli ultimi momenti della sua vita. Fa pensare al Gattopardo”: così Raffaella Romagnolo, direttrice artistica del Benedicta Festival, ha presentato Piano nobile (Feltrinelli, 2020), il romanzo della scrittrice Simonetta Agnello Hornby, ospite del secondo appuntamento della rassegna.
“Tutti i personaggi prendono voce. Nel romanzo si racconta della storia di Palermo dal 1942 al 1955 con lo snodo essenziale dello sbarco degli Alleati in Sicilia nel ’43” ha aggiunto Raffaella Romagnolo, che si è alternata con Maria Grazia Caldirola nell’intervista all’autrice.
“La Sicilia è il luogo in cui ci sono più titoli nobiliari, ma Sorci in realtà non è barone ma vorrebbe esserlo perché è molto ricco – ha detto la scrittrice – Cerca di sposare i suoi figli con la classe aristocratica per acquisire il titolo tramite una apposita organizzazione. Insomma è una famiglia con speranze di nobiltà”.
Per quanto riguarda gli aspetti storici del romanzo, Raffaella Romagnolo ha ricordato che nel nord si sa quello che è successo in zona ed esistono poche possibilità di approfondimenti se non legati al territorio. “Limitarsi ad una regione significa che non c’è una visione della nazione. È un danno che non unisce l’Italia, una nazione non può avere troppe devoluzioni – ha detto la Agnello Hornby – I libri scritti per le scuole in Sicilia sono comunque ottime fonti per le ricerche storiche”.
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