Nel progetto ALI 2 – Contamin-Azioni per il benessere dei giovani e della comunità, il laboratorio “Raccontiamoci” ha rappresentato uno degli spazi più significativi per dare voce ai giovani e alle loro emozioni. Pensato per adolescenti e giovani adulti, “Raccontiamoci” ha preso vita attraverso due cicli di incontri, offrendo un’esperienza coinvolgente di narrazione, ascolto e condivisione, curata dagli operatori della Cooperativa Sociale Azimut, partner del progetto.
Primo ciclo: Nathan e il sogno possibile
Il primo ciclo ha coinvolto un gruppo di ragazzi di 16 anni, che hanno utilizzato lo spazio laboratoriale per confrontarsi sui temi che maggiormente li preoccupano. Il laboratorio è diventato per loro un’occasione di incontro autentico, dove condividere riflessioni e costruire un linguaggio comune a partire dalle proprie esperienze.
Dopo una fase iniziale di confronto guidato, i ragazzi hanno scelto di lavorare in autonomia, individuando insieme la tematica da sviluppare. Ne è nata una storia di fantasia, ma profondamente radicata nel sentire collettivo del gruppo: il protagonista è Nathan, un giovane che affronta difficoltà familiari e personali, ma che riesce, grazie alla propria determinazione, a superare i pregiudizi che lo circondano e a inseguire i suoi sogni. Il messaggio che i ragazzi hanno voluto lanciare è chiaro: nonostante le difficoltà, è possibile riprendere in mano la propria vita.
Il prodotto finale è stato una videointervista nella quale Nathan si racconta, dando voce a una generazione in cerca di ascolto, speranza e opportunità.
Secondo ciclo: Camilla e il potere dell’ascolto
Il secondo ciclo ha avuto luogo presso la scuola secondaria di primo grado “Vittorio Alfieri” di Spinetta Marengo, con la partecipazione di un gruppo di ragazze di seconda media. Anche in questo caso, il laboratorio è stato vissuto come uno spazio sicuro, privo di giudizio, in cui le partecipanti hanno potuto affrontare insieme le tematiche più difficili vissute nella quotidianità scolastica e personale.
Il racconto elaborato collettivamente ha dato vita alla storia di Camilla, una ragazza che attraversa un periodo di crisi familiare e personale, inizialmente chiusa nel silenzio, ma che grazie all’amicizia e all’ascolto attivo trova la forza di aprirsi e chiedere aiuto. Il tema dell’ascolto reciproco, del riconoscimento del disagio e della possibilità di condividerlo per uscirne insieme è stato al centro della narrazione, toccando con delicatezza questioni complesse come la violenza, i disturbi alimentari e le difficoltà scolastiche.



L’evento finale
Entrambi i prodotti dei laboratori – la videointervista di Nathan e la storia di Camilla – verranno presentati pubblicamente il 10 ottobre 2025, in occasione della Giornata Mondiale della Salute Mentale, durante l’evento conclusivo del progetto ALI 2. Sarà l’occasione per restituire al pubblico non solo il lavoro svolto in tutte le azioni di progetto, ma soprattutto il valore delle esperienze condivise, delle emozioni messe in parola, della creatività come strumento di benessere e trasformazione.
Uno spazio che lascia il segno
“Raccontiamoci” non è stato solo un laboratorio creativo: è stato un luogo relazionale, dove i giovani hanno potuto riconoscersi, essere ascoltati, dare forma a pensieri e vissuti spesso difficili da esprimere. Un esempio concreto di come, attraverso la narrazione e lo storytelling, si possano costruire percorsi di consapevolezza e resilienza.