Carla Nespolo, Giampiero Armano e Pasquale Cinefra sono i protagonisti della memoria ai quali è stata dedicata la consueta Serata Benedicta a cura dell’Associazione Memoria della Benedicta, Associazione Cultura e Sviluppo, Anpi provinciale di Alessandria, Isral e Università del Piemonte Orientale.
Dopo i saluti del presidente dell’Associazione Memoria della Benedicta Daniele Borioli sono intervenuti per i saluti il sindaco di Bosio Stefano Persano, il presidente della Provincia Enrico Bussalino, l’assessore comunale di Alessandria Giorgio Laguzzi, Roberto Rossi dell’Anpi e Daniele Valle del Consiglio regionale Piemonte e Comitato Resistenza e Costituzione.
Luciana Ziruolo, direttore dell’Istituto per la storia della Resistenza e della società contemporanea in provincia di Alessandria, ha ricordato Carla Nespolo che, nel ruolo di presidente, ha contribuito alla crescita scientifica dell’Istituto. Giorgio Barberis, docente e vicedirettore del Digspes all’Università del Piemonte Orientale, ha illustrato il Progetto Carla Nespolo che ha visto l’Isral insieme all’Università del Piemonte Orientale, all’Anpi provinciale di Alessandria, a Cgil, Cisl e Uil della provincia di Alessandria, alla Flc Piemonte, alla Fondazione Luigi Longo, all’Associazione Memoria della Benedicta e che si avvale del contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria e dei patrocinii della Provincia di Alessandria, del Comune di Alessandria, del Senato e della Presidenza Nazionale dell’Anpi. Il progetto ha consentito di attribuire due premi a lauree triennali, due a lauree magistrali, due borse di studio post laurea e una post dottorato sulla storia dei partiti e dei movimenti operai e della cultura e dei valori dell’antifascismo e della costituzione repubblicana, la parità di genere e la condizione femminile nel mondo del lavoro in epoca contemporanea, le questioni ambientali e le politiche di programmazione territoriale.
Per ricordare Gian Piero Armano è intervenuto il professor Vittorio Tigrino: “sulla Benedicta è importante tenere viva la memoria dei fatti e anche delle persone che contribuiscono a ricordarli. C’è un rituale del ricordo intorno alla Benedicta che ha fatto sentire vicine le persone per anni. Dobbiamo fare manutenzione del ricordo e della memoria. La Benedicta è un evento vissuto da tante persone e famiglie, unite nel ricordo”. Chiara Lombardi dell’Associazione ha presentato il nuovo sito della Benedicta che contiene anche l’archivio Armano donato dalla famiglia su espressa volontà di Gian Piero. Fisicamente è stato trasferito all’Isral. Il progetto è stato finanziato dalla Fondazione Social per l’archivio digitale, Cassa di Risparmio di Alessandria e Regione Piemonte hanno dato altri contributi. Daniele Borioli ha ricordato che Gian Piero Armano era uomo di comunità, intellettuale, insegnante, impegnato nel sociale e uomo di fede. Il regista Maurizio Orlandi ha iniziato a collaborare con Armano nel 2006 con il primo documentario sul rastrellamento: “è documentario narrativo. Io ho cercato di dare forma alle sue idee. La memoria si consolida se si vanno a cercare le cose, i luoghi e le persone. Il registro linguistico di Gian Piero era adeguato alla circostanza e all’interlocutore”.
Marco Ciani, segretario provinciale della Cisl, ha ricordato il partigiano Pasquale Cinefra nel suo ruolo di sindacalista: “era una figura di spinta, portava avanti gli altri senza avere incarichi di rilievo. Nella suo ruolo sindacale non parlava molto della sua esperienza partigiana perché non voleva farne un vanto. Le sue radici cattolica, sindacale e partigiana gli hanno fatto portare avanti l’impegno sul bene comune”. “Venivamo entrambi dalla fabbrica. Cinefra parlava della resistenza in fabbrica, per la conquista dei diritti dei lavoratori – ha detto Roberto Rossi dell’Anpi – Il suo operato va trasmesso ai giovani. Sapeva collegare la tolleranza con l’intransigenza”.
Nella seconda parte della serata si è tenuto lo spettacolo Sei che vai su, testi e musica in omaggio ai Martiri della Benedicta con l’Ensemble di musiche possibili: Marcello Crocco (flauto traverso), Fabio Martino (fisarmonica), Andrea Cavalieri (contrabbasso) e la partecipazione di Giorgio Olmoti e Paolo Archetti Maestri.