Introduzione (a cura di Walter Giacchero – Coordinatore di Alleanza Democratica di Alessandria)

 

Sono stati innanzitutto sottolineati tre aspetti importanti che contraddistinguono la persona che è stata scelta come candidato della coalizione di centro-sinistra alle prossime elezioni comunali di Alessandria:

1) si tratta di un uomo estraneo al mondo dei partiti. Questa caratteristica, richiesta da Alleanza Democratica già all’inizio delle trattative quale presupposto di base per la definizione della candidatura, è giustificata dal fatto che, poiché si è data origine ad una coalizione eterogenea e complessa tra forze politiche diverse, si riteneva importante che il candidato ne rappresentasse tutte le componenti e non solo una parte, come sarebbe avvenuto se si fosse trattato di una candidatura di partito. Si ritiene, inoltre, che questo elemento attribuisca particolare forza al ?nostro? candidato;

2)  il fatto che il dr. Ivaldi abbia percepito immediatamente il maggior problema della città, ossia la necessità di ricostruire un micro-ambiente economico, dinamico ed in crescita. Un programma che garantisca lo sviluppo di Alessandria, infatti, deve prevedere la valorizzazione di risorse giovani e deve accrescere le occasioni di lavoro e la circolazione di denaro, attraverso il ricupero economico e finanziario della città. Questa operazione può avvenire, ad esempio, tramite la costruzione di infrastrutture tali da consentire l’insediamento di nuove imprese e lo sviluppo di eventi particolari, mediante l’ulteriore sviluppo dell’Università o la creazione dell’Unità spinale (peraltro, molti altri progetti finalizzati al ricupero economico sono stati proposti dal candidato del centro-sinistra, nel tentativo di porre rimedio al processo di de-industrializzazione in atto ormai da anni);

3)  il fatto che il nostro candidato presenti una forte affidabilità politica derivante dalle sue precedenti esperienze di impegno civico, quindi sia in grado di garantire che gli impegni presi in sede programmatica vengano mantenuti (a questo proposito il sindaco uscente si è dimostrato, al contrario, politicamente inaffidabile, dal momento che non ha saputo tenere fede agli impegni assunti al momento dell’investitura).

 

 

Commento (a cura del prof. Agostino Pietrasanta – già Presidente della Consulta delle aggregazioni laicali cattoliche di Alessandria)

 

Nel corso di questo intervento è stato espresso un particolare apprezzamento nei confronti di due punti:

1) la non omologazione della candidatura ai partiti politici (pur essendo questi importanti dal momento che il fondamento della democrazia è costituito dalla dialettica e non dal consenso);

2) l’importanza di aver individuato un candidato che si è ?posto in ascolto della città?, cercando di comprendere ed interpretare il modo di vivere degli alessandrini ed inserendo nel proprio programma interessanti proposte finalizzate al superamento della cosiddetta cultura della carenza imprenditoriale locale.

Il programma presentato dal nostro candidato risulta ricco di tematiche e problematiche inerenti la città, tuttavia si ritiene importante in questa sede approfondirne solo alcune.

Viene in particolare attribuito notevole rilievo ai problemi legati al mondo della scuola e della cultura in generale, al decentramento e all’amministrazione locale.

 

n  Per quanto riguarda la scuola, è compito dell’amministrazione comunale provvedere alle infrastrutture ed ai servizi necessari per lo svolgimento di una regolare attività didattica. A questo proposito, tuttavia, un eventuale limite del programma potrebbe essere individuato nell’aver riferito questo problema quasi esclusivamente all’Università: nella realtà, invece, il problema delle mense, ad esempio, interessa anche la scuola secondaria, dal momento che la sperimentazione in atto impone alcuni rientri pomeridiani che fanno sì che gli studenti pendolari non dispongano di luoghi in cui trascorrere l’intervallo per il pranzo.

La scuola, inoltre, deve affrontare la sfida con l’Europa, proseguendo il programma di scambi culturali avviato, grazie ad opportuni finanziamenti, dalle precedenti amministrazioni (in particolare da quelle di sinistra). Questa iniziativa, quindi, deve essere intensificata prestando attenzione a due presupposti fondamentali:

·       la necessità di compiere un serio monitoraggio dei risultati rispetto agli obiettivi urgenti per la nostra città;

·       stabiliti obiettivi, finanziamenti e controlli con l’amministrazione scolastica, è necessario che si lasci autonomia didattica alla scuola.

Sempre rimanendo in ambito scolastico, occorre affrontare anche il problema dell’integrazione dei portatori di handicap (soprattutto fornendo l’assistenza di cui necessitano) e quello legato alla creazione di un ?quartiere della cultura?, all’interno del quale rivalorizzare le biblioteche esistenti ed il patrimonio, spesso inutilizzato, in esse custodito.

 

n   Per quanto riguarda il problema della partecipazione, il programma evidenzia un impegno costante nei confronti del decentramento dei servizi essenziali (prevedendo l’istituzione di ?sportelli comunali decentrati?, al fine di alleggerire la burocrazia e semplificare la vita dei cittadini), anche se questo punto rappresenta solo uno dei nodi critici da affrontare.

 

n   In materia di amministrazione locale, invece, viene attribuito particolare rilievo alla creazione della figura del Direttore generale, ossia di un soggetto esterno alla dotazione organica, in grado di mettere a punto un piano per migliorare l’efficienza dell’intero sistema.

 

 

 

SCHEMA DELLA RELAZIONE DEL DR. MARIO IVALDI

(Candidato della coalizione di centro-sinistra alle prossime elezioni comunali di Alessandria)

 

 

Premessa

 

In questa sede vengono sottolineate alcune parti del programma, ritenute particolarmente importanti dal punto di vista sia economico che culturale. La prospettiva che si intende realizzare, infatti, mira a favorire una crescita contemporanea dei settori economico, culturale e sociale.

 

La coalizione di centro-sinistra, comprendendo al suo interno ben 12 forze politiche differenti, rappresenta una larga fetta della società civile (che parte dalla componente Dini fino a giungere a Rifondazione Comunista): di questo aspetto si è detto molto soddisfatto il candidato che, proprio per questo motivo, ha la possibilità di divenire il portavoce di gran parte della cittadinanza.

 

Pur possedendo alcune peculiarità riscontrabili anche nella coalizione di centro-destra (quali, ad esempio, il cattolicesimo ed il fatto di possedere idealità sociali, anche se sviluppate in modo diverso), il centro-sinistra si differenzia da essa proprio per la caratteristica di coinvolgere tutti i settori della società (Forza Italia, al contrario, non è in grado di sviluppare la totalità degli aspetti presenti nell’ambito della società civile).

 

Analisi del programma

 

Il programma del dr. Ivaldi contiene idealità comuni a tutte le forze della coalizione che si sono unite con lo scopo di risolvere problemi quali, ad esempio, quelli legati al Welfare State e alla socializzazione.

Proprio il desiderio di dare alla città un’economia sufficientemente forte ed il timore che si diffonda la tendenza leghista al secessionismo hanno spinto il candidato ad esporsi in prima persona, nel tentativo di contribuire al benessere di Alessandria.

 

a L’industria

 

Per attuare un rilancio economico è necessario sviluppare l’industria, attirando nuovi insediamenti produttivi che creino occupazione e stimolino il sistema dei consumi; tuttavia sono presenti peculiarità embrionali il cui sviluppo sembra essere ancora più utile per la città: si tratta del polo universitario, che rappresenta un fattore decisivo di crescita non solo economica, ma anche occupazionale.

 

a L’Università

 

Pur non essendo soddisfatto della struttura tripolare assunta dall’Università (e preferendo ad essa un grande centro universitario sul modello di Pavia), il candidato ritiene di fondamentale importanza sostenerne la crescita poiché, senza il sostegno del Comune, risulta impossibile per l’Università stessa continuare l’opera finora svolta e diretta a rimediare alla stagnazione economica presente ad Alessandria (una recente analisi, infatti, ha dimostrato che l’attività universitaria ha fruttato alla città 25 miliardi come indotto).

Per questo motivo è necessario disporre investimenti che consentano la creazione di infrastrutture (quali, ad esempio, spazi per lo studio e per la didattica, biblioteche, alloggi per studenti, ecc.) e favorire la cooperazione tra Università, Politecnico ed aziende (ancora lontana dalla condizione ottimale) e tra Università, scuole ed enti di formazione.

Per agevolare questa operazione si è proposto di verificare con l’Azienda ferroviaria anche la possibilità di migliorare i collegamenti tra le tre diverse sedi universitarie.

L’Università, quindi, deve costituire l’elemento trainante per lo sviluppo della cultura anche nelle scuole di grado inferiore.

 

a Il polo sanitario

 

Un’altra struttura sottovalutata, che necessita di un rilancio, è l’Azienda ospedaliera: l’ospedale, peraltro, sarebbe destinato a diventare, secondo quanto stabilito da una legge dello Stato, un importante centro di riferimento a livello nazionale.

In questo modo si offrirebbe alla città una grande occasione, ossia quella di progettare una funzione di sostegno dei quattro centri sanitari universitari di Genova, Milano, Pavia, Torino, fornendo loro una struttura più agile e funzionale cui demandare tutti gli interventi riabilitativi multipli.

Il luogo in cui realizzare questo progetto sarebbe già stato individuato nell’ex-Sanatorio Borsalino: così facendo, si verrebbe a creare un’offerta di servizi sanitari rivolti ad esigenze terapeutiche sempre più diffuse, che spesso non trovano adeguata risposta: la riabilitazione (cardiologica, neurologica, ortopedica, pneumologica) ed il Centro spinale, che costituirebbe un polo di attrazione per tutta Italia. Per attuarlo si pensa di coinvolgere sia il settore pubblico che quello privato (tramite associazioni, enti di ricerca, fondazioni, ecc.).

La presenza di un Centro spinale, inoltre, favorirebbe lo sviluppo delle infrastrutture ad esso collegate (alberghi, fabbrica ortopedica, ecc.) e fornirebbe numerose opportunità di impiego (poiché 10 posti letto in questo reparto comporterebbero la presenza di 60 infermieri) anche per i giovani laureati, dal momento che sarebbero necessarie figure professionali specializzate (come, ad esempio, biologi, ingegneri e chimici).

In questo modo, una simile struttura all’avanguardia, diventerebbe un vero e proprio marchio per la città (come è successo in passato con la Borsalino) il cui slogan potrebbe essere ?il cuore di Alessandria per gli ammalati d’Italia?, dal momento che centri sanitari di questo tipo sono carenti in tutto il territorio nazionale.

 

a Le politiche sociali

 

I progetti di cui si è parlato finora consentirebbero di attuare lo sviluppo della città tramite un’integrazione completa dei diversi settori e permetterebbero di risolvere tre problemi fondamentali:

·       il rilancio dell’economia;

·       la creazione di posti di lavoro;

·       il ricupero del sociale.

 

 

E’ necessario vincere questa sfida poiché ?amministrare bene la città? significa governare la cosa pubblica affinché i cittadini possano vivere bene: questo comporta la tutela del patrimonio storico-artistico, la garanzia della sicurezza della persona e dei beni, l’offerta di servizi che semplifichino la vita e assicurino agli anziani una terza età serena e dignitosa, l’apertura di effettive opportunità di partecipazione alla vita sociale e politica della comunità e, soprattutto, la difesa delle categorie sociali più svantaggiate.

Proprio per realizzare quest’ultimo punto risulta importante conoscere le esigenze altrui, ed il fatto di far parte di una coalizione così ampia contribuisce senza dubbio a facilitare la conoscenza di settori diversi tra loro.

I principi ispiratori delle politiche sociali della coalizione di centro-sinistra si possono riassumere così: non assistenzialismo clientelare, ma investimenti per valorizzare le risorse di ciascuno, per accrescere l’istruzione e favorire l’inserimento, o il ritorno, nel mondo del lavoro; integrazione sociale dei gruppi più deboli; progettazione attenta degli interventi di assistenza a chi ha bisogno.

Le politiche sociali, inoltre, devono creare un legame di solidarietà improntato ai valori della cittadinanza democratica.

Rendere vivibile la città, quindi, significa far sì che gli alessandrini possano vivere bene e ricuperare la propria identità che si è persa nel tempo.

Il sistema sociale, infine, presenta anche problemi non risolvibili attraverso le istituzioni: a questo proposito entrano in gioco il volontariato e la cooperazione. Anche se attualmente si è costretti a destatalizzare buona parte di questo settore a causa di problemi economici, è importante sottolineare che la questione della plusvalenza del volontariato fa sì che si instauri un rapporto volontario, ossia mediato solo dalla testa e dal cuore nei confronti di chi ha bisogno.

 

 

 

PRINCIPALI  APPROFONDIMENTI  DEL  DIBATTITO

 

 

Sono state evidenziate due considerazioni (dr. Lenti):

1) la necessità che Alessandria investa in cultura. E’ compito del sindaco far sì che tutti i cittadini possano sviluppare senso di responsabilità e autoformazione;

2) la necessità che la macchina amministrativa sia efficiente. A questo proposito risulta particolarmente importante la creazione della figura del Direttore generale, che deve consentire al sindaco di poter avanzare proposte.

Si è chiesto di trattare l’argomento riguardante il ricupero del rapporto di collaborazione con le associazioni di categoria (dr. Giacchero).

 

Þ      E’ necessario che la politica sia separata dalla gestione diretta: il politico, infatti, deve fornire gli indirizzi generali tramite i quali perseguire lo sviluppo, senza occuparsi della gestione. Poiché l’attuale normativa sulle autonomie locali esige che le amministrazioni si organizzino secondo i principi di programmazione, responsabilità e trasparenza, si è pensato, di conseguenza, di far sì che i politici definiscano gli obiettivi ed i tecnici (ossia i dirigenti degli uffici e dei servizi) si occupino di attuarli in modo corretto ed efficiente.

Il problema delle municipalizzate, ad esempio, evidenzia la necessità di una razionalizzazione, dal momento che non si ritiene giusto privatizzare ad ogni costo. Sembrerebbe più utile, quindi, razionalizzarle per giungere al pareggio e, se non viene raggiunto questo scopo, allargarne la gestione in maniera consortile. L’obiettivo dell’amministrazione deve comunque rimanere principalmente quello di fare le scelte che risultano migliori per la città. Per quanto riguarda la collaborazione con le associazioni di categoria, è sicuramente doveroso consultarle per definire le strategie di azione più idonee allo sviluppo di Alessandria (dr. Ivaldi).

 

Si è sottolineato come la cultura della Lega (nata come reazione alla politica corrotta e ormai legata ad interessi di parte) faccia paura per il fatto di non praticare l’accoglienza ed il rispetto per le persone. Si è chiesto, quindi, di attribuire, nell’ambito della campagna elettorale, maggior importanza ai temi prettamente ?politici? definendo in modo chiaro che la politica rappresenta per noi un’attività di mediazione e non di ?secessione? (dr.ssa Cattaneo).

 

Si è affermato che la Lega rappresenta un avversario forte poiché ha saputo dare ai cittadini alessandrini ciò che cercavano e, dal momento che gli alessandrini sono notoriamente pragmatici, sembrano percepire come astrazione alcuni discorsi politici, mentre comprendono più facilmente i problemi legati alla quotidianità. A questo proposito, per far conoscere ad un maggior numero di persone il programma del nostro candidato, si propone di registrarne una sintesi su audiocassette che possano essere acquistate e distribuite agli amici (dr.  Taverna).

 

Þ      E’ necessario creare una mentalità propositiva ed organizzare i cittadini in modo che sappiano sfruttare le opportunità che vengono loro fornite. Per fare questo è di fondamentale importanza individuare insieme le soluzioni per i piccoli problemi, per poter giungere, in seguito, alla realizzazione di grandi progetti: è importante, infatti, indicare grandi punti da sviluppare, nel tentativo di modificare la mentalità tipicamente alessandrina diretta a risolvere i problemi contingenti (dr. Ivaldi).

 

Si è chiesta la composizione della squadra di collaboratori che lavorerà con il candidato (dr.ssa  Martinetti). 

 

Þ    Si cercherà di individuare persone nuove, trasparenti e competenti: per fare questo è stato chiesto ad ogni gruppo interno alla coalizione di esprimere terne di nomi ricambiabili che possono essere accettate o respinte dal candidato (dr. Ivaldi).

 

Si è chiesto cosa intenda fare per la città, dal momento che i suoi predecessori sembra che non siano spesso riusciti ad agire in modo significativo.

 

Þ   Verrà attuato ciò che non è stato fatto in precedenza, anche se non è giusto dire che i predecessori abbiano fatto poco, poiché essi hanno sollecitato condizioni quali, ad esempio, la socialità dell’ambiente di Alessandria. Il candidato si presenta con lo stesso coraggio con cui ha sempre criticato la sinistra, quando altre persone deputate a farlo non ne erano in grado. In questo momento particolarmente difficile per la nostra città, a causa della dicotomia che si è creata in seguito al leghismo ed al secessionismo, si ritiene importante unire le forze di tutti coloro che possiedono un forte senso di socialità (dr. Ivaldi).

 

Si è chiesto cosa pensi a proposito delle aziende speciali ex-municipalizzate.

 

Þ      In realtà lo slogan ?privato è bello? non è reale perché solo in determinate condizioni risulta conveniente privatizzare: per questo motivo non è detto che tutte le aziende municipalizzate debbano essere privatizzate. Solo col tempo si potrà valutare se applicare ad esse alcune variazioni, se accorparle o trasformarle in S.p.A. a seconda delle esigenze della città (dr. Ivaldi).

 

Si è chiesto se il programma preveda di togliere i paletti che sono stati collocati nelle vie del centro cittadino e se si intenda istituire altri parcheggi a pagamento.

 

Þ     Per quanto riguarda i paletti, siamo consapevoli che rappresentino un problema soprattutto per i non vedenti; per questo motivo è necessario attuare una politica che dedichi maggior attenzione ai problemi dei disabili e che, quindi, sia diretta ad eliminare le barriere architettoniche che sono state ricostruite anche in seguito all’alluvione.

         La proposta in materia di parcheggi, inoltre, mira a realizzare strutture sotterranee o sopraelevate adatte ad accogliere il maggior numero possibile di autovetture (dr. Ivaldi).

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