Si parlerà di neuroscienze al Giovedì Culturale del 9 giugno, ospite Gianvito Martino, Direttore della Divisione di Neuroscienze dell’Istituto Scientifico San Raffaele di Milano e professore ordinario di Biologia applicata all’Università Vita-Salute. L’incontro, dal titolo Il cervello gioca in difesa: storie di cellule che pensano, si terrà dalle ore 19 alle ore 22,30 (con pausa bufffet alle 20,30).
Noi “siamo” solo perché siamo capaci di interagire favorevolmente con l’ambiente che ci circonda, con l’ecosistema. È la pressione ambientale che influendo su una struttura “fisica” microscopica, fatta di milioni di miliardi di cellule tra di loro in stretta comunicazione, orchestra la nostra evoluzione di esseri viventi. Ma l’ambiente è per definizione mutevole e, nella sua mutevolezza, è spesso “inquinato” da pericoli, inaspettati e imprevedibili, che mettono a repentaglio il nostro equilibrio, il nostro “io” biologico.
Proprio per questa intrinseca vulnerabilità alle pressioni e ai cambiamenti ambientali, gli organismi viventi hanno sviluppato in miliardi di anni una sofisticata macchina di difesa, un sistema detto “immunitario”, che li rende capaci di affrontare tempestivamente pericoli sia previsti che imprevisti. Una macchina imponente ed estremamente complessa, che svolge un’azione incessante basata sulla capacità di discriminare tra cosa è necessario e cosa non lo è, tra ciò da cui ci si deve difendere e ciò di cui non si può fare a meno. Un gioco delle parti potenzialmente pericoloso ma certamente molto più raffinato di quanto ci si potesse aspettare solo pochi anni fa; un sistema, una rete che si fonda sull’azione sinergica e concertata di tutti gli organi e tessuti che compongono il nostro organismo, cervello in primis.
Ed è proprio sulle inedite interazioni tra cervello (fisico e psichico) e sistema immunitario che si soffermerà il professor Martino. Mentre, infatti, non sorprende più di tanto che il cervello vada difeso, essendo l’organo più prezioso che abbiamo, sorprendono certamente i meccanismi che il cervello utilizza per difendersi (ma anche contrattaccare). Una poderosa macchina da guerra che si avvale non solo di atomi, molecole, cellule e organi che operano in sintonia, ma anche di esperienze piacevoli o spiacevoli che, accumulate nel tempo e nei tessuti come cicatrici indelebili, vengono ricordate per poter essere ripercorse o accuratamente evitate. Di come eravamo, di come siamo e di come potremo essere.
Gianvito Martino è stato anche tra i fondatori dell’Associazione BergamoScienza – associazione no profit finalizzata alla divulgazione della scienza e che dal 2003 organizza il festival della scienza denominato BergamoScienza – di cui è tutt’ora membro del comitato direttivo e del comitato scientifico. La sua attività divulgativa si è poi concretizzata nella pubblicazione di vari libri tra i quali Identità e mutamento. La biologia in bilico (2010), libro vincitore del Premio Fermi Città di Cecina 2011 per la divulgazione scientifica, Il cervello gioca in difesa: storie di cellule che pensano (2013), libro vincitore del 1° premio per la Divulgazione Scientifica dell’Associazione Italiana del Libro, In crisi d’identità. Contro natura o contro la natura? (2014).