Si apre con l’incontro con la scrittrice Viola Ardone e lo storico Bruno Maida il Benedicta Festival – Arte e manutenzione della memoria.
La settimana santa del 1944, sui rilievi appenninici tra il monte Tobbio e cascina Benedicta, si compì il più imponente eccidio di partigiani che il Paese ricordi. Per decenni i sopravvissuti hanno raccontato le loro esperienze, fornendo materiale di indagine agli storici e facendosi custodi della memoria per una popolazione che ha visto massacrare la sua meglio gioventù. Ora che gli ultimi testimoni stanno scomparendo, servono nuovi modi per fare ricerca e memoria, e per mantenere viva e produttiva la lezione del passato.
L’iniziativa, promossa dall’Associazione Memoria della Benedicta, vuole approfondire le diverse modalità con cui le arti – letteratura e musica in primis – entrano in relazione con la storia per mantenere viva e trasmettere la memoria del passato.
Il primo appuntamento della rassegna si terrà venerdì 7 maggio, alle ore 18, in diretta streaming sul sito, sulla pagina Facebook e sul canale YouTube dell’Associazione Cultura e Sviluppo.
In un dialogo coordinato dalla scrittrice Raffaella Romagnolo, direttrice artistica del Benedicta Festival, Viola Ardone e Bruno Maida ricostruiranno attraverso gli strumenti della narrativa e della storiografia la vicenda poco conosciuta di migliaia di bambini del Mezzogiorno che nel secondo dopoguerra vennero temporaneamente affidati a famiglie del Nord per strapparli alla miseria e assicurargli cibo, istruzione e migliori condizioni di vita.
La scrittrice campana Viola Ardone, nel romanzo Il treno dei bambini, pubblicato da Einaudi nel 2019 e tradotto in oltre venti lingue, sale su uno dei treni organizzati all’epoca dall’Unione donne italiane e dal Partito comunista per seguire il doloroso distacco dalla madre e l’altrettanto doloroso ritorno a Napoli di uno di questi bambini, Amerigo.
Il viaggio che fa da sfondo e segna la crescita del protagonista del romanzo di Viola Ardone è il simbolo di una complessa operazione di assistenza all’infanzia che Bruno Maida, professore di Storia contemporanea del Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università di Torino, ha approfondito nel libro I treni dell’accoglienza. Infanzia, povertà e solidarietà nell’Italia del dopoguerra 1945-1948 uscito nel 2020 per Einaudi Storia.
Il Benedicta Festival – Arte e manutenzione della memoria è organizzato con la fattiva collaborazione dell’Associazione Cultura e Sviluppo di Alessandria, dell’Isral, dell’Ilsrec, dei comuni di Tagliolo Monferrato, Castelletto d’Orba e Rocca Grimalda, che patrocinano l’evento insieme alla Provincia di Alessandria, dell’Anpi provinciale di Alessandria e Genova, e con il sostegno del Consiglio Regionale del Piemonte e il contributo della Fondazione Crt. Radio Gold è media partner.
Trackback/Pingback