“Mangiare bene è un concetto sociale”: il professor Giorgio Calabrese, uno dei maggiori esperti mondiali in materia di diete e nutrizione, docente all’Università del Piemonte Orientale, ha iniziato così il primo Caffè scienza della stagione 2022/23 che, come ogni anno, si tiene in occasione della Giornata mondiale dell’Alimentazione.
“Il cibo deve essere buono, di qualità e di filiera corta. L’alimentazione deve apportare nutrienti energetici e calorici, non deve essere solo riempimento dello stomaco. Dobbiamo dare cibo sicuro e in giusta quantità a tutti, al prezzo giusto. Bisogna togliere l’Iva al cibo di qualità” ha sottolineato il professore ricordando anche che negli ultimi tempi gli obesi sono aumentati del 45 per cento, specialmente tra i poveri.
“Noi mangiamo ‘alla mediterranea’ ma non seguiamo la dieta mediterranea. La dieta giapponese è diversa ma siamo i due popoli più longevi al mondo. La dieta sostenibile ha bisogno di regole ed è un modello salutista”.
Nel corso dell’incontro si è discusso anche del fatto che di alimentazione si parla molto sui media: “Gli chef devono fare gli chef ma anche conoscere l’impact factor dei cibi nei confronti della salute. Ma sono gli scienziati che si occupano di alimentazione”.
Il professore ha ricordato anche la sua battaglia contro la soia in quanto contiene interferenti endocrini, a differenza degli altri legumi. Inoltre, dopo averla seminata, nei campi non nascerà altro per anni.
Nella parte di dibattito si è parlato anche di allevamenti e colture intensive, “un problema scientifico e di civiltà”, e dell’eccessivo consumo di acque minerali in Italia.
Qui potete rivedere l’incontro