Alla scoperta del genoma umano
Gli scienziati hanno pubblicato la prima sequenza completa e senza lacune di un genoma umano. La notizia è stata rilanciata all’inizio di aprile da tutti i media. Due decenni dopo che il Progetto Genoma Umano aveva prodotto la prima bozza di sequenza, questo traguardo proietta la genomica in una nuova stagione e farà avanzare la medicina personalizzata, la genetica di popolazione e l’editing genomico. I risultati sono stati pubblicati in sei articoli in un numero speciale della rivista Science, che a questa conquista ha dedicato la copertina.
E anche al Caffè Scienza si parlerà di genoma umano con un autorevole scienziato italiano. L’appuntamento è per martedì 26 aprile alle 18 con Alessandro Vannini, biochimico che dirige il Centro di Biologia Strutturale di Human Technopole, il nuovo istituto italiano di ricerca per le scienze della vita che ha sede a Palazzo Italia, il padiglione italiano di Expo Milano (è raccomandata la prenotazione del posto tramite il form in fondo alla pagina).
Dopo quasi otto anni passati nel Regno Unito in qualità di Principal Investigator e Deputy Head of Division all’Institute of Cancer Research di Londra, ora nel suo laboratorio Vannini si occupa di studiare in dettaglio i meccanismi molecolari di complessi proteici che giocano un ruolo fondamentale nella regolazione dell’espressione genica e nella organizzazione strutturale del genoma delle cellule animali. Questi meccanismi sono spesso alterati in patologie umane, quali il cancro e le malattie neurodegenerative congenite.
La principale missione di Human Technopole è di promuovere e contribuire al miglioramento della salute e del benessere dei cittadini, con particolare attenzione al tema dell’invecchiamento. La ricerca adotta un approccio globale ed interdisciplinare allo studio della biologia umana, finalizzato alla comprensione dei meccanismi di base che regolano la fisiologia e la malattia. Human Technopole persegue un mix unico di ricerca sperimentale e computazionale, che spazia dalla ricerca fondamentale alla ricerca traslazionale con un’applicazione più diretta alla salute umana.
Con il professor Vannini parleremo delle più recenti scoperte e delle nuove sfide che la ricerca affronterà in questo settore.
Come stabilito dalla normativa vigente, per accedere alla sala sarà necessario essere in possesso della Certificazione verde COVID-19 RAFFORZATA (“SUPER GREEN PASS”) in corso di validità, in formato digitale o cartaceo per le persone dai 12 anni di età in su. La certificazione andrà presentata agli addetti al controllo. All’ingresso verrà rilevata la temperatura corporea e se superiore ai 37,5°, non sarà consentito l’accesso. Tutti i partecipanti devono indossare la mascherina di protezione FFP2 durante la permanenza nella sala e nei locali accessori e sono tenuti a disinfettarsi frequentemente le mani e sicuramente ogni qual volta vengano a contatto con superfici “comuni” utilizzando gli appositi gel messi a disposizione, sia all’ingresso dello stabile sia all’interno della sala conferenze.