Il prestigioso risultato è stato ottenuto grazie a un lavoro durato mesi che ha coinvolto, sotto la regia e la spinta della Prefettura di Alessandria, tutti i municipi della provincia. L’adesione dei comuni all’ANPR, l’anagrafe nazionale della popolazione residente, è infatti “un passo fondamentale verso il futuro, un mondo fatto di risparmi per le pubbliche amministrazione e quindi per i cittadini, di opportunità di servizi innovativi che possano portare verso le PA 4.0, seguendo l’esempio delle imprese più virtuose”, come ricordato dal Prefetto Antonio Apruzzese durante il convegno dal titolo “Dall’Impresa 4.0 alle PA 4.0, una sfida possibile”, tenuto a Palazzo Monferrato giovedì 17 ottobre.
Ciò che fino a pochi mesi fa sembrava utopia è diventato realtà, consentendo al nostro territorio di fare un balzo in avanti verso la digitalizzazione, a discapito delle difficoltà rappresentate dalla frammentazione della nostra provincia in molti comuni (quasi 190, di cui molti piccoli o piccolissimi) e da una grande varietà di sistemi informatici differenti, da uniformare e mettere in sicurezza.
L’anagrafe nazionale della popolazione residente è un progetto strategico a livello italiano perché può rappresentare la base da cui partire per una vera diffusione dei prossimi servizi digitali, a partire dalla possibilità di operare online attraverso la propria identità digitale (con il sistema SPID) o di interfacciarsi con la Pubblica Amministrazione attraverso sportelli virtuali, senza più doversi recare presso uffici fisici (con l’applicazione PAGO PA).
Se a marzo i comuni in provincia che avevano aderito all’ANPR erano appena 17, pochi mesi dopo, a settembre, tutti i municipi sono stati in grado di ultimare la procedura. “Si tratta di un risultato straordinario, merito prima di tutto dei sindaci, coesi e determinati nel raggiungere questo importante traguardo”, ha sottolineato il Prefetto Apruzzese, primo artefice di questa rincorsa. In Piemonte, che resta comunque fra le regioni più avanzate sul piano dell’adesione all’Anagrafe nazionale digitalizzata (che conta in Italia purtroppo un “digital divide” territoriale molto importante fra Nord e Sud), ad oggi i comuni aderenti sono poco più del 64%.
La nostra provincia diventa così un modello da imitare per gli altri territori e l’impresa alessandrina sarà portata ad esempio su altri territorio, anche perché per la transizione effettiva a servizi evoluti sarà fondamentale che tutti i cittadini italiani siano compresi nell’Anagrafe Nazionale della Popolazione Residente. Alessandria l’ha già fatto e, una volta tanto, guida una classifica virtuosa in Italia.