Chi non ci va, la provi; chi ci va, perseveri; chi le vuole male cambi idea e chi la ama si stringa a coorte per difenderla. «Di tutte le seccature inventate dall’uomo, l’opera è la più costosa», diceva Molière. Ma per Alberto Mattioli questa geniale invenzione italiana è soprattutto una magnifica e folle ossessione. Ha assistito infatti a quasi 1.800 recite in tre continenti, decine di Paesi e centinaia di teatri; ovunque si alzi un sipario, per lui vale il viaggio perché l’opera lirica mantiene intatto il suo misterioso potere emozionale, la sua capacità di parlare al cuore e al cervello degli spettatori.
Alberto Mattioli presenterà il suo libro Pazzo per l’opera (Garzanti) all’Incontro d’autore di lunedì 31 maggio. L’appuntamento è per le ore 18 in diretta sul sito, sulla pagina Facebook e sul canale Youtube dell’Associazione.
Raccontando della sua inguaribile passione – o, a suo dire, malattia – l’autore descrive questo affascinante mondo non solo per chi all’opera ci va, ma anche per chi non ci vorrebbe andare o magari ne è solo incuriosito: dai teatri italiani che hanno reso nazionalpopolare il melodramma, quando Rossini, Verdi e Puccini erano la colonna sonora della vita di tutti, all’opera di oggi, fenomeno globale e multimediale. Mattioli ci mostra le ragioni di un amore irrazionale e sfrenato per uno spettacolo capace con i capolavori del passato di leggere il nostro presente e di continuare a farci piangere, ridere e riflettere. Perché finché c’è opera c’è speranza.
Alberto Mattioli è giornalista del quotidiano La Stampa. Esperto d’opera, ha collaborato con molti teatri e riviste italiani e internazionali. Ha scritto tre libri, due libretti d’opera e qualche migliaio di articoli.
Durante l’incontro potremo ascoltare gli allievi del Conservatorio Vivaldi di Alessandria nell’esecuzione di brani da La Traviata, Geneviève De Brabant e La liberazione di Ruggiero dall’isola di Alcina.