Processo al cibo del futuro
L’aumento della popolazione mondiale e i problemi ambientali, di cui il cibo che produciamo è largamente responsabile, sono condizioni che determineranno un cambiamento radicale nel nostro modo di alimentarci. La produzione di carne, pesce, latte e derivati è responsabile di un consumo di risorse insostenibile e inefficiente. Probabilmente, le diete del futuro saranno quindi prive di questi prodotti, perlomeno di quelli che derivano dall’allevamento tradizionale. Prodotti animali coltivati o allevamenti di meduse e insetti potrebbero essere una risorsa ma l’accettazione dei consumatori resta un problema da risolvere.
In occasione della Giornata mondiale dell’alimentazione, parleremo di questi temi al Caffè Scienza di lunedì 14 ottobre alle 18 con Lucilla Titta, ricercatrice e nutrizionista presso il Dipartimento di Oncologia Sperimentale dell’Istituto Europeo di Oncologia di Milano (è raccomandata l’iscrizione tramite il form in fondo alla pagina).
L’incontro è inserito nell’ambito del Food&Science Lab Alessandria del 24 ottobre 2024, spin off del Food&Science Festival, ideato da Frame Divagazioni Scientifiche e organizzato da Confagricoltura Mantova, divenuto un evento di rilevanza nazionale ed internazionale che affronta tematiche legate alla scienza della produzione e del consumo del cibo. Il Lab Alessandria è il primo evento di questo genere che si tiene in Piemonte.
L’alimentazione 100% vegetale è la candidata vincente per rispondere alle necessità di un futuro sostenibile, contando sempre sull’intervento tecnologico. La popolazione sembra interessarsi sempre di più al plant-based food ma spesso mantenendo vecchie cattive abitudini come materiali poco ecosostenibili nel packaging e ricette poco salutari (presenza di conservanti, additivi, troppi zuccheri semplici o troppo sale). Ma secondo l’Oms “prove considerevoli supportano l’orientamento delle popolazioni verso diete salutari a base vegetale che riducono o eliminano l’assunzione di prodotti animali e massimizzano gli impatti favorevoli del modello olistico One Health sulla salute umana, animale e ambientale”. Un altro importante settore che interessa le diete del futuro è senz’altro la nutrizione personalizzata o nutrizione di precisione.
Lucilla Titta si interessa in particolare delle correlazioni tra alimentazione e salute, con particolare attenzione alla nutrizione umana, l’epidemiologia della nutrizione e gli studi clinici di intervento. Una seconda area di interesse è rappresentata dalla divulgazione scientifica incentrata sull’alimentazione come fondamentale strumento della prevenzione delle malattie cardiovascolari, diabete tipo 2, obesità e tumori. È inoltre coordinatrice e founder di Smartfood, il programma di Ieo che fornisce informazioni e strumenti basati sul sapere scientifico per imparare a conoscere i componenti dell’alimentazione quotidiana, con l’obiettivo di promuovere la salute.
Dialoga con la relatrice la professoressa Simona Martinotti, docente di Fisiologia all’Università del Piemonte Orientale.
Aperitivo finale offerto da Confagricoltura Alessandria