Cos’erano i Beatles per i giovani dell’epoca? È iniziato con questa domanda di Maria Grazia Caldirola l’incontro dei Giovedì Culturali organizzato in occasione del quarantesimo anniversario della morte di John Lennon.
Enzo Gentile, giornalista, scrittore e critico musicale e Ricky Gianco, cantante, chitarrista, compositore e produttore discografico, hanno ricordato Lennon come cantautore, polistrumentista, poeta, attore e anche attivista politico e paladino del pacifismo.
“I Beatles non sono mai finiti, anche quando hanno cessato di esistere o i componenti del gruppo hanno preso strade soliste – ha ricordato Gentile – sono una colonna sonora invincibile che non si può scalfire in nessun modo. Lennon fece di un fenomeno musicale un fenomeno culturale e artistico. Le loro canzoni, meno di 200, quindi non tantissime, sono un pezzo di sapere della conoscenza del secolo scorso. I Beatles hanno avuto un atteggiamento e una dimensione generazionale capace di trasformare il modo di essere. Sono una moltitudine di messaggi e segnali lanciati e recepiti al pianeta”.
Anche per Gianco, i Beatles non sono mai finiti: “fra 50 o 100 anni si considererà come musica classica quella dei Beatles perché musicalmente hanno creato qualcosa che rappresenta il Novecento e il mondo di quel periodo. Ancora oggi cerco di capire e di studiare i loro pezzi, a volte ci sono cose banali ma che non verrebbe in mente a un altro musicista. Erano geniali. I Beatles erano i Beatles, non c’era il leader come per i gruppi rock. Erano eccezionali per la creatività”.
I Beatles era una sorta di fratelli o amici, non c’era la carica eversiva contro i grandi che avevano avuto altri cantanti. Lennon il più inquieto e anche più sovversivo dei quattro. Si interessava di scrittura, arte d’avanguardia e rispetto agli altri componenti del gruppo “doveva fare di più”.
Gianco ha ricordato anche che avrebbe potuto aprire i concerti italiani dei Beatles “ma dopo aver visto il concerto a Londra mi sono detto ‘ma cosa c’entro io con questi fenomeni?’ Peccato però non aver fatto il supporter in Italia”.
Gentile ha spiegato che dopo i primi brani “di pronto consumo” sono arrivati i pezzi con ambizioni, brani con struttura e complessità maggiore ma che chiunque può suonare in tutte le chiavi.
E se John Lennon fosse ancora vivo? Secondo Ricky Gianco non sarebbe arrivato a 80 anni perché “esisteva troppo”. Per Enzo Gentile si sarebbe fatto sentire sui temi dell’ambiente, contro i fenomeni di razzismo, artisticamente forse avrebbe coinvolto con i figli. Sarebbe stato intellettuale presente nella società, scrivendo o facendo il mecenate per qualche iniziativa, non solo legata alla musica.