I Giovedì Culturali dell’Associazione Cultura e Sviluppo riprendono con la presentazione di un volume dal titolo provocatorio: Elogio delle tasse (Edizioni Gruppo Abele, 2021). Il costituzionalista Francesco Pallante smonta pregiudizi, fake news e false promesse sulle tasse, dalla flat tax ai tagli miracolosi. L’appuntamento è per giovedì 8 aprile alle 18 in diretta streaming sul sito, sulla pagina Facebook e sul canale Youtube dell’Associazione Cultura e Sviluppo per l’incontro dal titolo Elogio delle tasse. Per una società meno diseguale.

I cittadini le odiano e i politici fanno a gara nel promettere di tagliarle. Ma cosa sono davvero le tasse e a che cosa servono? Ed eliminarle è (sempre e comunque) una buona idea? Dal momento in cui veniamo al mondo, godiamo di servizi pubblici che consentono la nostra stessa esistenza. Sono le tasse a sostenere tali servizi, a partire dalle due funzioni essenziali dello Stato: mantenere la pace e dare attuazione ai diritti costituzionali, siano essi civili, politici o sociali. In questo modo le tasse si legano alla vita libera e democratica che conosciamo.

Il problema non sono allora le tasse, ma l’iniqua ripartizione del loro carico a vantaggio di una ristretta cerchia di ricchi e ricchissimi. L’emergenza sanitaria del 2020 ha reso quanto mai evidente che i servizi pubblici sono a beneficio di tutti: occorre rivalutare le tasse e riscoprire l’importanza che il loro peso sia sostenuto da ciascuno in rapporto alle sue capacità.

Francesco Pallante è professore di Diritto costituzionale all’Università di Torino. Tra i suoi temi di ricerca il fondamento di validità delle costituzioni, il rapporto tra diritti sociali e vincoli finanziari, l’autonomia regionale. In vista del referendum costituzionale del 2016 ha collaborato con Gustavo Zagrebelsky alla scrittura di Loro diranno, noi diciamo. Vademecum sulle riforme istituzionali (Laterza 2016). Da ultimo, ha pubblicato Contro la democrazia diretta (Einaudi 2020) e Elogio delle tasse (Edizioni Gruppo Abele 2021). Collabora con il manifesto.

In dialogo con l’autore del volume, il direttore della casa editrice EGA Livio Pepino. Già magistrato, attualmente studia, e cerca di sperimentare, pratiche di democrazia dal basso e di difesa dell’ambiente e della società dai guasti delle grandi opere. Ha scritto, da ultimo, Forti con i deboli (Rizzoli, 2012) e Come si reprime un movimento: il caso Tav (Intra Moenia, 2014) nonché, per le Edizioni Gruppo Abele, Non solo un treno… La democrazia alla prova della Val Susa (2012) e Grammatica dell’indignazione (2013), entrambi con Marco Revelli. Con Nello Rossi ha scritto Il potere e la ribelle. Creonte o Antigone. Un dialogo, presentato in Associazione nello scorso maggio.