I cambiamenti climatici. Gli allarmi degli scienziati e le risposte della politica
A poche settimane dalla conclusione della Cop26, la Conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici di Glasgow, e del Vertice dei Capi di Stato e di Governo dei Paesi appartenenti al G20 a Roma, nel prossimo appuntamento dei Giovedì Culturali dell’Associazione Cultura e Sviluppo si parlerà, appunto, di mutamenti climatici, dell’allarme lanciato dagli scienziati e delle risposte della politica.
Secondo l’ultimo rapporto del Gruppo Intergovernativo sui Cambiamenti Climatici (IPCC) pubblicato ad agosto 2021, gli scienziati rilevano significative modifiche nel clima della Terra in ogni regione e in tutto il sistema climatico. Molte di queste variazioni sono senza precedenti in migliaia di anni, e alcune tra quelle che sono già in atto – come il continuo aumento del livello del mare – sono irreversibili per centinaia di anni. Forti e costanti riduzioni di emissioni di anidride carbonica e di altri gas serra limiterebbero tali cambiamenti climatici ma se, da una part,e i benefici per la qualità dell’aria sarebbero rapidi, dall’altra, potrebbero essere necessari 20-30 anni per vedere le temperature globali stabilizzarsi.
La Cop26 si è conclusa con la stesura del “Patto per il clima di Glasgow”. Le reazioni sono state contrastanti. Mentre alcuni l’hanno etichettato come un fallimento, principalmente a causa della debolezza delle decisioni sui combustibili fossili e dell’incapacità dei paesi ad alto reddito di impegnare denaro per perdite e danni, altri hanno cercato di evidenziarne i successi. Ma le scelte di chi ci governa sono sempre attente alle indicazioni della comunità scientifica e orientate all’interesse dei cittadini e del loro benessere? Quali sono le priorità e sulle strade da percorrere per limitare i danni provocati da decenni di sfruttamento della Terra?
Giovedì 2 dicembre dalle 18 alle 19,30 saranno nostri ospiti per dialogare su questi temi due illustri scienziati. Antonio Navarra è presidente della Fondazione Centro Euro-Mediterraneo sui Cambiamenti Climatici e professore ordinario di Oceanografia e fisica dell’atmosfera all’Università di Bologna. Dal 2015 svolge l’attività di Focal Point IPCC per l’Italia, un punto di incontro tra l’IPCC, la comunità scientifica e l’opinione pubblica nazionale al fine di favorire il mutuo scambio di informazioni sulle attività in corso. Angelo Tartaglia, già professore di Fisica al Politecnico di Torino, membro dell’Istituto Nazionale di Astrofisica, si occupa di energia, dei modelli di sviluppo, della pace e del disarmo e di impatto delle attività umane sull’ambiente ed è autore del libro Clima – Lettera di un fisico alla politica (Edizioni Gruppo Abele, 2020) che sarà presentato durante l’incontro. È raccomandata la prenotazione del posto in sala tramite il form in fondo alla pagina.
Come stabilito dalla normativa vigente, per accedere alla sala sarà necessario essere in possesso della Certificazione verde COVID-19 (“green pass”) in corso di validità, in formato digitale o cartaceo, per le persone dai 12 anni di età in su. La certificazione andrà presentata agli addetti al controllo. Chi risulterà sprovvisto di certificazione verde in corso di validità non potrà accedere agli eventi, anche se in possesso di prenotazione. All’ingresso verrà rilevata la temperatura corporea e se superiore ai 37,5° non sarà consentito l’accesso. Tutti i partecipanti devono indossare la mascherina di protezione durante la permanenza nella sala conferenze e nei locali accessori. Tutti i partecipanti sono tenuti a disinfettarsi frequentemente le mani e sicuramente ogni qual volta vengano a contatto con superfici “comuni” utilizzando gli appositi gel messi a disposizione, sia all’ingresso dello stabile sia all’interno della sala conferenze.