«Un mondo che si considera prospero e civile, segnato da disuguaglianze e squilibri al suo interno, ma forte di un’amministrazione stabile e di un’economia integrata; all’esterno, popoli costretti a sopravvivere con risorse insufficienti, minacciati dalla fame e dalla guerra, e che sempre più spesso chiedono di entrare; una frontiera militarizzata per filtrare profughi e immigrati».
Inizia così il libro Barbari – immigrati, profughi, deportati nell’Impero romano del professor Alessandro Barbero e non si può non accorgersi di una straordinaria analogia con l’epoca attuale, caratterizzata da flussi migratori che hanno motivazioni identiche: fame, guerra, povertà.
Come si è sviluppata nei secoli la politica dell’Impero nei confronti dei popoli che vivevano ai suoi confini? Ha saputo assorbirli come forza lavoro, con delle regole ma anche delle garanzie e delle promesse? Come mai alla fine del quarto secolo dopo Cristo quei movimenti migratori sono diventati destabilizzanti? Quale fu l’importanza della battaglia di Adrianopoli del 378, tra Goti e Romani?
Conoscere questi avvenimenti di quasi 18 secoli fa, può aiutarci a comprendere il presente? Cosa possiamo imparare dalla storia? Vi invitiamo dunque lunedì 25 novembre alle 18 (termine alle 19,30) all’Incontro d’autore con Alessandro Barbero, scrittore, professore di Storia Medievale all’Università del Piemonte Orientale, collaboratore di diverse testate e con programmi televisivi e radiofonici della Rai, che presenterà il libro Barbari – immigrati, profughi, deportati nell’Impero Romano. Introdurrà la conferenza e modererà il dibattito Maria Grazia Caldirola.