Le previsioni meteo: come vengono elaborate a partire dai dati raccolti, come interpretarle, come valutarne l’attendibilità? Negli anni 50 il fisico e matematico ungherese John Von Neumann credeva che con il solo sviluppo dei calcolatori si potesse disporre di previsioni meteorologiche accurate e controllare l’evoluzione dell’atmosfera. Oggi sappiamo che era una concezione ottimistica: l’atmosfera è un sistema fisico caotico con processi che coinvolgono scale spaziali che vanno dalla molecola alle onde planetarie e scale temporali dai secondi agli anni. L’incontro di mercoledì 16 dicembre (ore 17,30-19) verterà sulle proprietà fisiche del sistema complesso atmosfera, la sua predicibilità alle differenti scale spaziali e temporali e i moderni sistemi di osservazione e previsione.

Relatore: Roberto Cremonini, fisico, lavora presso il Dipartimento Sistemi Previsionali di Arpa Piemonte, dove è responsabile del sistema radarmeteorologico piemontese dal 1998. Previsore meteorologico fino al 2001, ha partecipato alla campagna MAP di monitoraggio intensivo delle Alpi nel 1999. In ambito nazionale collabora allo sviluppo della rete di sorveglianza radar meteorologica italiana, coordinata dal Dipartimento di Protezione Civile della Presidenza del Consiglio dei Ministri. In ambito internazionale è responsabile scientifico di progetti europei focalizzati sullo sviluppo di sistemi e prodotti radarmeteorologici e satellitari, che vedono coinvolti servizi meteorologici operativi ed enti di ricerca. Dal 2009 insegna Meteorologia presso il Dipartimento di Fisica dell’Università degli Studi di Torino.

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