Le cellule staminali adulte risiedono nella maggior parte dei tessuti dei mammiferi, ma la misura in cui contribuiscono alla normale omeostasi, ovvero la condizione fisiologica dei tessuti e degli organi, e alla riparazione di questi a seguito di un danno, varia ampiamente. L’avanzare dell’età è accompagnato da un declino generale del potenziale rigenerativo dei tessuti. Ciò è dovuto all’invecchiamento intrinseco delle cellule staminali o, piuttosto, alla compromissione della funzione delle cellule staminali nell’ambiente dei tessuti anziani?
Sarà il tema del Caffè Scienza che si terrà in diretta streaming lunedì 19 aprile alle 18 in diretta streaming sul sito, sulla pagina Facebook e sul canale Youtube dell’Associazione Cultura e Sviluppo. Ne parleremo con Claudio Molinari, professore associato di Fisiologia nella Scuola di Medicina dell’Università del Piemonte Orientale, autore di circa 90 pubblicazioni su riviste internazionali nei campi del controllo nervoso dell’apparato cardiovascolare, dell’emodinamica, dell’analisi digitale dell’elettrocardiogramma, del metabolismo della vitamina D e dei meccanismi cellulari dell’invecchiamento cerebrale.
Svelare i contributi all’organismo invecchiato sarà fondamentale per il successo di qualsiasi applicazione terapeutica delle cellule staminali nel campo emergente della medicina rigenerativa per quanto riguarda lesioni tissutali, malattie degenerative o normali declini funzionali che accompagnano l’invecchiamento.