Quando si parla di “4.0” in Italia ci sono pochi dubbi: a guidare i processi d’innovazione sono le imprese, naturalmente vocate a sfruttare le nuove tecnologie per progredire, aumentare la propria competitività, ottimizzare i costi e tenersi al passo con una sfida che, in un mondo sempre più “piccolo” per effetto della globalizzazione, le vede necessariamente competere a livello planetario.  

Durante il convegno tenutosi a palazzo Monferrato giovedì 17 ottobre, organizzato dalla Prefettura di Alessandria e dalla Camera di Commercio, dal titolo “Dall’Impresa 4.0 alla PA 4.0: una sfida possibile”, fra i protagonisti ci sono stati senza dubbio imprenditori e manager di realtà imprenditoriali del nostro territorio, chiamati a testimoniare quanto il processo di digitalizzazione abbia cambiato l’organizzazione e i risultati delle loro aziende. 

Ad alternarsi sul palco, per offrire la propria esperienza, si sono succeduti Massimo Agrati (DIMAC srl), Nicola Di Marino e Andrea Carau (BCUBE spa) e Andrea Brianti (Guala Dispensing spa), esempi virtuosi di un contesto capace non solamente di adattarsi alle sfide portate dal cambiamento ma di cogliere, grazie alle possibilità offerte dall’industria 4.0, nuove opportunità di mercato e di ottimizzazione dei propri business. 

La ricerca finalizzata a garantire “difetti 0” per i propri prodotti, applicando procedure di realtà aumentata e flussi di dati capaci di coprire una mole incredibile di dati da processare al secondo, così come la gestione di un magazzino da 80 milioni di bottiglie all’anno, in maniera completamente automatizzata, o le sfide in termini di qualità, sicurezza e produttività portate dall’industria 4.0, con processi comunicativi e decisionali all’interno dell’impresa in buona parte da riscrivere, sono esempi di capacità di adattarsi alle sfide del mercato (e talvolta anche prevederle), legate alla digitalizzazione dell’industria. La gestione del personale, sempre più qualificato e in grado di supervisionare il lavoro svolto da macchinari e robot piuttosto che realizzarlo in prima persona, è un’ulteriore prova a cui il nostro territorio, come gli altri, dovrà abituarsi. 

Tali sfide, per essere vinte nel lungo periodo, non possono però prescindere da uno stretto rapporto fra tutti gli elementi del tessuto che compone un territorio, coinvolgendo anche le PA e gli attori con compiti di formazione per aiutare i cittadini a sfruttare le opportunità che la digitalizzazione porta con sé, divenendo strumento di miglioramento della qualità della vita e non un pericoloso viatico di esclusione. 

Il convegno a palazzo Monferrato ha rappresentato, in questo senso, un tassello importante per mettere in comunicazione imprese e PA, perché solamente una sinergia fra i diversi componenti può portare a un risultato positivo e di sviluppo per la provincia alessandrina. “Questa è certamente l’epoca della conoscenza – ha sottolineato Gian Paolo Coscia, Presidente CCIAA di Alessandria – e siamo di fronte a una vera e propria quarta rivoluzione industriale. Solamente lavorando insieme e puntando su più formazione e uno sforzo collettivo verso una vera digitalizzazione possiamo vincere questa fondamentale sfida”.